Porto di Catania e Covid-19, accesso pedonale "murato". Bianco: "La mia battaglia storica viene simbolicamente cancellata!"
Il Porto di Catania è un punto di riferimento per molti catanesi, che sentono il bisogno di fare una passeggiata sul molo per godere un po’ dell’aria marittima, praticare joging o altre attività sportive, sfruttare il suggestivo scenario per catturare degli scatti da condividere all’interno dei prop...
Il Porto di Catania è un punto di riferimento per molti catanesi, che sentono il bisogno di fare una passeggiata sul molo per godere un po’ dell’aria marittima, praticare joging o altre attività sportive, sfruttare il suggestivo scenario per catturare degli scatti da condividere all’interno dei propri social, e perché no, anche un ufficio a cielo aperto per il proprio smartworking.
Ma il porto, negli ultimi anni, è diventato anche un punto di ritrovo per tantissimi giovani che si recano lì per consumare un pranzetto take-away con vista sul mare o per bere una birretta con gli amici.
Tutti comportamenti leciti normalmente, ma che possono diventare “dannosi” al centro di una pandemia, soprattutto se non si adottano le giuste precauzioni come il distanziamento, creando tanti micro-assembramenti. Ed per questa ragione che l’Autorità di Sistema Portuale di Catania ha deciso di adottare delle misure straordinarie per il contrasto dell’emergenza pandemica Covid-19.
Come si legge infatti, in una nota del Direttore dell’Ufficio Territoriale Portuale, presente sul sito ufficiale “in adempimento alle misure prescritte dalle Autorità competenti, provvederà temporaneamente al restringimento dell’accesso al Porto ai soli operatori e aventi titolo. Quanto detto in ossequio alla necessità di contribuire al contenimento del notorio evento pandemico”.
Immediata la reazione dell’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, che in un suo post su Facebook scrive: “Stanno di nuovo “murando” il #porto di Catania! La mia battaglia storica per riaprirlo e consentire l’accesso pedonale, come succede a Napoli o a Genova, viene simbolicamente cancellata! Voglio sperare che sia un’iniziativa provvisoria.”
“Nei giorni scorsi – aggiunge Enzo Bianco – avevo io stesso segnalato eccessivi assembramenti all’ora dell’aperitivo davanti a qualche bar. Ma questo si impedisce con i controlli e le multe. NON SI CHIUDE IL PORTO ALZANDO UNA CANCELLATA! Rivolgo – conclude – un appello alle competenti autorità: appena possibile, eliminate l’orribile cancellata che separa una città di mare dal suo mare! E si attuino controlli efficaci per impedire abusi. Ho fiducia!”
Soprattutto in questo periodo in cui Catania si ritrova ancora in zona arancione, il porto diventa una via di fuga, sia fisica che mentale. Se tutti riuscissimo a rispettare le misure per rallentare la diffusione del Covid-19, come il distanziamento sociale e la mascherina, con cui ormai abbiamo imparato a convivere da un anno, potremmo ritornare ad appropriarci dei nostri spazi.
Fonte foto: Lungomare Liberato