Il paese che non compare sulle mappe ma racconta la vera anima di Giarre
Altarello, frazione di Giarre. Un piccolo borgo dimenticato che custodisce memorie antiche e un’identità tutta siciliana.
Una manciata di case, un mondo intero
C’è un luogo, poco fuori da Giarre, che pochi conoscono di nome ma che tutti, almeno una volta, hanno attraversato senza accorgersene. Altarello non ha monumenti ma ha una voce, quella di un borgo che vive a un passo dal mare e guarda l’Etna senza timore.
Le sue case basse, raccolte lungo strade che sembrano fatte per parlare piano, raccontano di famiglie che qui sono nate, cresciute e rimaste. Non è un luogo inventato per i turisti, ma una comunità reale, dove la vita segue ancora il ritmo delle stagioni.
C’è chi cura l’orto all’alba, chi lascia la porta di casa aperta per far entrare il vento, chi conosce per nome ogni pietra.
Tra campagna e lava
Altarello è una frazione rurale di Giarre, sul versante ionico della provincia di Catania.
Sembra piccola, ma basta fermarsi per capire che qui la terra parla. La campagna che la circonda alterna agrumeti, muretti in pietra lavica e vecchi casolari, segni di un paesaggio che non ha ceduto all’asfalto.
Il profilo dell’Etna domina in lontananza, come un guardiano silenzioso. Quando l’aria è limpida, il vulcano appare così vicino che sembra di poter toccare la neve sulle sue pendici.
E se ci si volta verso est, il mare si intravede come una lama d’argento. In mezzo, questo borgo fermo nel tempo, nato dall’incontro fra lava e mare, fra chi scendeva dai monti e chi risaliva dalla costa per coltivare la terra.
La vita qui è fatta di abitudini semplici: la messa della domenica, la passeggiata fino alla vicina Giarre, il vociare dei bambini in piazza. Eppure, dietro questa normalità si nasconde una forza antica, quella di chi ha resistito ai cambiamenti senza perdere sé stesso.
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