Il luogo che resiste al vulcano: la chiesa che sfidò la lava e cambiò per sempre Zafferana Etnea
A Zafferana Etnea, una chiesa nata tra fuoco e fede racconta la forza di un paese che seppe fermare la lava e salvarsi.
Una fede nata tra la cenere
Nel cuore di Zafferana Etnea, tra le strade che guardano il versante sud-est dell’Etna, si trova un edificio che non è soltanto una chiesa: è il simbolo stesso della resistenza di un popolo.
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie venne costruita tra la fine del XVIII secolo e i primi decenni dell’Ottocento, proprio nel periodo in cui le eruzioni del vulcano sconvolgevano il territorio circostante. Le cronache locali ricordano come più volte le colate laviche si siano avvicinate minacciosamente all’abitato, ma la comunità, riunita in preghiera davanti a questa chiesa, avrebbe visto le fiamme di fuoco deviare.
È un’immagine che ancora oggi resta incisa nella memoria dei cittadini: fede contro natura, uomo contro lava, una lotta antica che a Zafferana ha lasciato non solo paura, ma anche una testimonianza di speranza.
L’edificio si distingue per la sua facciata sobria ma armoniosa, realizzata con pietra lavica locale e con un’imponente scalinata che conduce al portale. Le decorazioni interne, invece, rispecchiano lo stile tipico delle chiese etnee del XIX secolo, con motivi barocchi semplificati e ampi spazi bianchi che danno respiro alla luce.
L’anima di un paese che guarda il cielo
Nel tessuto urbano di Zafferana Etnea, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie non è soltanto un riferimento religioso: è un punto cardine dell’identità collettiva.
La piazza su cui sorge è oggi il centro della vita del paese, affacciata su uno dei panorami più affascinanti dell’Etna orientale. Attorno, si intrecciano le stradine che scendono verso i terrazzamenti agricoli e i quartieri storici.
Ogni pietra della chiesa racconta l’equilibrio fragile ma costante fra la forza distruttiva del vulcano e la capacità di rinascita degli abitanti. La devozione a Santa Maria delle Grazie nacque proprio come segno di ringraziamento per la protezione ricevuta: un voto trasformato in architettura.
Nel corso dei secoli, la chiesa è stata restaurata più volte, mantenendo intatta la sua fisionomia originaria. È oggi considerata una delle testimonianze più pure dell’architettura religiosa etnea ottocentesca, perfettamente integrata nel paesaggio vulcanico.
18.3°