Dietro una facciata anonima di Catania si nasconde un palazzo che ha sfidato secoli di terremoti e restauri

Nel cuore di Catania un edificio dimenticato ha resistito a crolli e ricostruzioni. La vera storia di Palazzo Fassari Pace.

12 dicembre 2025 21:00
Dietro una facciata anonima di Catania si nasconde un palazzo che ha sfidato secoli di terremoti e restauri - Foto: Google Street View
Foto: Google Street View
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Tra le ombre del centro barocco

Nel tessuto fitto del centro storico di Catania, tra i palazzi nobiliari che sorsero dopo il terremoto del 1693, si nasconde un edificio che in pochi notano, ma che ha attraversato secoli di silenziosa resistenza: il Palazzo Fassari Pace.

La sua facciata, sobria e priva di sfarzo, contrasta con gli eccessi barocchi delle strade vicine. Ma dietro quella discrezione si cela un documento architettonico autentico, una traccia intatta di come la città fu ricostruita dalle macerie dell’eruzione e del sisma.

Questo palazzo, sorto nel XVIII secolo, non fu mai solo una dimora privata. Fu un simbolo di sopravvivenza: una casa che attraversò la ricostruzione urbana, i bombardamenti e le trasformazioni di un centro che ha cambiato volto più volte senza mai perdere la sua anima di pietra.

Oggi il Palazzo Fassari Pace rappresenta uno degli ultimi esempi di architettura civile settecentesca rimasta sostanzialmente fedele al suo impianto originale, lontano dalle ristrutturazioni invasive che hanno alterato molti altri edifici della zona.

L’armonia nascosta dietro la pietra lavica

Osservandolo da vicino, si scopre che nulla in questo palazzo è casuale. Le cornici in pietra bianca risaltano sullo sfondo nero lavico, creando un effetto di equilibrio cromatico tipico della scuola catanese post-barocca.

Gli archi del portale, le balaustre in ferro battuto, le finestre regolari sono elementi che riflettono una sobrietà studiata, forse segno del passaggio da un barocco emotivo a un classicismo controllato.

All’interno, gli ambienti conservarono a lungo decorazioni d’epoca, oggi in parte scomparse o inglobate in ristrutturazioni più recenti. Ma i muri raccontano ancora la stratificazione del tempo: l’Etna sullo sfondo, la città che risorge e l’ostinata volontà di non cedere alla rovina.

L’edificio si inserisce nel tessuto urbano tra via Vittorio Emanuele II e i quartieri nobiliari di Catania, un’area dove il contrasto tra il fasto e la misura diventa identità visiva. È in questo equilibrio che il Palazzo Fassari Pace trova la sua voce più autentica.

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