Violenza inaudita in pieno giorno | La veritĂ scomoda di un marito in crisi!
Aggressione shock a Catania: un uomo picchia la moglie malata e tenta di far sparire le prove. Scopri la storia di coraggio e denuncia 🔍💔
Calci e pugni alla moglie malata: orrore a Catania
PALERMO – Un brutale episodio di violenza domestica ha scosso la città di Catania, dove un uomo di oltre 30 anni è stato arrestato per aver aggredito la propria moglie in modo shockante. La donna, già malata e recentemente operata, è stata colpita ripetutamente con calci, pugni e schiaffi, subendo un grave trauma cranico e la frattura del naso.
La polizia è intervenuta a seguito di una telefonata della vittima, interrotta dall’aggressore stesso, il quale, in un gesto agghiacciante, ha invitato gli agenti ad arrestarlo con una frase in dialetto: “Sono il marito, mi potete venire ad arrestare”. Le urla e il pianto della donna hanno immediatamente fatto presagire la gravità della situazione.
All’arrivo sul posto, gli agenti hanno trovato la vittima in condizioni critiche, con il volto tumefatto e sanguinante. Dopo aver aperto la porta di casa, la donna è crollata a terra, spingendo i poliziotti a richiedere l’intervento del 118. Trasportata d’urgenza in ospedale, le sono stati prescritti 45 giorni di riposo assoluto, ma la prognosi rimane ancora incerta.
Inizialmente, la donna ha cercato di minimizzare l’accaduto, sostenendo di essere caduta. Tuttavia, è presto emersa la verità della brutale aggressione subita. L’uomo, oltre a picchiarla, ha tentato di distruggere le prove, cercando di rimuovere l’hard disk del sistema di videosorveglianza dell’attività commerciale dove è avvenuto l’assalto. Fortunatamente, i poliziotti sono riusciti a recuperare le immagini, che hanno documentato i momenti dell’aggressione.
La ricostruzione dei fatti ha rivelato che, dopo una lite verbale, l’uomo ha strattonato brutalmente la moglie e l’ha picchiata, prima di chiudere il negozio a chiave per ostacolare l’intervento dei soccorsi. Nonostante ciò, la donna è riuscita a riunire le forze per aprire la porta e chiamare aiuto.
Dai successivi accertamenti, è emerso che i due coniugi avevano una storia di conflitti accesi e violenze, ma la vittima, probabilmente per paura di ritorsioni, non aveva mai sporto denuncia. La violenza domestica, purtroppo, rimane un fenomeno sottovalutato e spesso taciuto.
Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto del marito, disposto in custodia cautelare in carcere. Una situazione che riaccende i riflettori sulla necessità di combattere la violenza contro le donne e di garantire loro un supporto adeguato.
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