Polizia di Catania in azione | Un ex marito minaccioso trasforma la vita della sua famiglia in un incubo!

La Polizia di Stato protegge una donna e i suoi figli. Aggredito l'ex marito, ora in carcere per maltrattamenti. Leggi di più! 🚔💔👩‍👧‍👦

A cura di Redazione Redazione
21 ottobre 2025 08:22
Polizia di Catania in azione | Un ex marito minaccioso trasforma la vita della sua famiglia in un incubo! -
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Maltrattamenti e Minacce: Un 36enne di Adrano in Carcere per Violazione delle Misure Cautelari

Catania, 21 ottobre 2025 – La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di aggravamento della misura cautelare nei confronti di un uomo di 36 anni, residente a Adrano, accusato di maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere a seguito di ulteriori violazioni delle misure restrittive già in atto, sottolineando la gravità della situazione.

La vittima, stanca delle continue violenze, si era rivolta agli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano già nel maggio scorso. All’epoca, per paura di ritorsioni, si era barricata in casa insieme ai quattro figli dopo aver comunicato al marito l’intenzione di divorziare. L’uomo, infatti, aveva tentato di forzare l’ingresso nell’abitazione e minacciato di fare del male alla donna. Di fronte a queste azioni violente, la vittima ha deciso di denunciare la situazione alle autorità.

Dopo aver ascoltato la donna, gli agenti hanno ricostruito una serie di episodi di maltrattamenti precedenti e, sulla base delle prove raccolte, hanno emesso un ammonimento nei confronti del 36enne e successivamente applicato la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Nonostante la restrizione, l’uomo ha continuato a violare il divieto di comunicazione con l’ex moglie, inviandole messaggi vocali minacciosi tramite una nota piattaforma di messaggistica istantanea. Inoltre, si è accertato che il 36enne monitorava attentamente la situazione per assicurarsi che i messaggi venissero visualizzati e poi li eliminava, probabilmente nella speranza di cancellare ogni prova delle sue violazioni.

Grazie all’impegno degli agenti del Commissariato di Adrano, è stata avviata una nuova indagine che ha portato alla richiesta di aggravare la misura cautelare. A seguito degli sviluppi, il Giudice per le Indagini preliminari ha deciso di revocare gli arresti domiciliari, imponendo una custodia cautelare in carcere, evidenziando così la gravità delle azioni dell’indagato e la necessità di proteggere la vittima e i suoi figli.

Questa vicenda mette in luce il drammatico problema della violenza domestica e l’importanza della denuncia. Le forze dell’ordine, con prontezza e determinazione, continuano a lavorare per garantire la sicurezza delle vittime e il rispetto delle normative vigenti.

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