Miracolo a Catania: nasce Mattia, secondo bimbo in Italia da utero trapiantato
A Catania la sanità scrive una pagina storica con un evento unico che riguarda maternità e trapianti. Ecco cosa è successo


Il 6 settembre scorso a Catania è venuto alla luce Mattia, un bimbo di tre chili nato con parto cesareo e in ottima salute. La notizia rappresenta un momento di grande rilievo per la sanità italiana: si tratta infatti del secondo caso nel nostro Paese di nascita da una donna con utero trapiantato. Un evento che rafforza il ruolo dell’ospedale Cannizzaro come punto di riferimento nazionale e internazionale per i trapianti riproduttivi.
Un percorso complesso e pionieristico
Il trapianto di utero che ha reso possibile questa nascita era stato eseguito nel 2022 al Policlinico di Catania, lo stesso centro che due anni prima aveva seguito l’iter della prima mamma italiana in condizioni analoghe. Si tratta di interventi rarissimi al mondo, resi possibili da donatrici decedute e da una tecnica innovativa che combina trapianto d’organo e fecondazione medicalmente assistita. L’intero percorso è stato accompagnato da ricerca, dedizione e coraggio, fino alla gioia della gravidanza portata a termine.
Un traguardo che fa storia
Dietro questo straordinario risultato ci sono i professori Paolo Scollo, Pierfrancesco Veroux, Massimiliano Veroux e Giuseppe Scibilia, con il sostegno della rete trapiantologica regionale e nazionale. Ma il dato più significativo è che – come hanno spiegato i medici – questi due successi italiani confermano che anche una donna nata senza utero può aspirare a diventare madre. In alcuni casi selezionati, inoltre, non sarà necessaria la rimozione dell’organo dopo il parto. La nascita di Mattia diventa così un simbolo di speranza e di avanguardia scientifica, che illumina la strada di molte donne nel mondo e consacra la Sicilia tra le eccellenze internazionali della medicina.