Due turiste in vacanza vittime di un incubo | Come un semplice passaggio si trasforma in tragedia?

Tre giovani marocchini arrestati a Catania per violenza su turiste ungheresi. Scopri la storia di coraggio e di come sono state salvate. 🚔💔

A cura di Redazione
05 settembre 2025 13:52
Due turiste in vacanza vittime di un incubo | Come un semplice passaggio si trasforma in tragedia? -
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Due turiste ungheresi vittime di abusi sessuali: tre arresti a Catania

CATANIA – Tre giovani marocchini sono stati arrestati a Paternò, in provincia di Catania, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di due turiste ungheresi. Gli arrestati, di età compresa tra i 21 e i 24 anni, erano irregolari sul territorio italiano. L’operazione della polizia si è svolta a seguito di una chiamata d’emergenza da parte della sorella di una delle vittime.

Le due ragazze, in vacanza in Sicilia, avevano accettato un passaggio da due giovani sconosciuti. Tuttavia, il breve tragitto si è trasformato rapidamente in un incubo. I ragazzi, dopo averle portate fuori città, hanno iniziato a palpeggiarle, costringendo le giovani a subire atti di violenza. Durante il viaggio, un terzo giovane è salito a bordo del van e ha costretto le ragazze ad assumere cocaina.

La lucidità di una delle vittime, che ha finto di chiamare la madre per rassicurarla, si è rivelata decisiva. In realtà, la giovane ha contattato la sorella per chiedere aiuto, riuscendo a fornire dettagli cruciali, come il numero di targa del veicolo. Grazie a questa segnalazione, la polizia è intervenuta rapidamente e ha localizzato il furgone in una piazza di Paternò.

Le forze dell’ordine hanno trovato le due ragazze in lacrime su una panchina, mentre i tre uomini erano presenti nei paraggi. Immediatamente dopo l’intervento, le giovani sono state trasportate in ospedale per ricevere le cure necessarie. Gli agenti, raccolte le testimonianze, hanno proceduto all’arresto dei tre uomini per violenza sessuale di gruppo. La misura cautelare è stata convalidata dal giudice per le indagini preliminari.

Questo caso riaccende il dibattito sulla sicurezza delle donne in viaggio e sull’importanza di prevenire episodi di violenza, soprattutto nei confronti di turisti che, in cerca di svago, si trovano a vivere esperienze traumatiche. La comunità locale e le autorità competenti sono chiamate a riflettere su queste situazioni e a garantire la protezione di tutti i visitatori.

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