Un specchio d’acqua che nessuno conosce, il mistero dietro il Lago di Ogliastro e la sua storia dimenticata

Al confine tra Catania ed Enna si trova il Lago di Ogliastro: bacino artificiale, oasi per uccelli e testimone della storia rurale siciliana.

A cura di Paolo Privitera
24 agosto 2025 12:00
Un specchio d’acqua che nessuno conosce, il mistero dietro il Lago di Ogliastro e la sua storia dimenticata - Foto: Morgantia07/Wikipedia
Foto: Morgantia07/Wikipedia
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Un lago “artificiale” dal cuore naturale

Il Lago di Ogliastro è uno dei più importanti bacini artificiali della Sicilia orientale, situato al confine tra le province di Catania ed Enna, in un’area dominata da colline agricole, boschi e macchia mediterranea.

Il lago è stato realizzato tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, mediante lo sbarramento del fiume Gornalunga, per scopi prevalentemente agricoli e di approvvigionamento idrico. Nonostante la sua origine recente, il lago si è rapidamente integrato nel paesaggio, diventando una zona umida di grande valore ecologico.

Uno snodo idrico tra tre province

Sebbene venga comunemente associato alla provincia di Catania, il Lago di Ogliastro si trova in una posizione strategica, tra i territori comunali di Ramacca (CT), Aidone (EN) e Raddusa (CT).

Le acque del lago derivano dal fiume Gornalunga, affluente del Simeto, e servono a irrigare le vaste campagne cerealicole della Piana di Catania, una delle più produttive dell’isola. Il lago svolge quindi un ruolo fondamentale nell’agricoltura e nell’economia rurale della zona.

Un’oasi faunistica (non ufficiale) per centinaia di specie

Con il passare degli anni, le acque tranquille del bacino hanno iniziato ad attrarre numerose specie di uccelli acquatici, tra cui aironi, folaghe, germani reali, cavalieri d’Italia e persino cicogne bianche in transito.

Sebbene il lago non sia formalmente riconosciuto come riserva naturale, è diventato di fatto un’oasi per la biodiversità, tanto da essere segnalato da ornitologi e fotografi naturalisti come uno dei migliori luoghi per il birdwatching nel centro Sicilia.

La presenza di canne, isole di vegetazione galleggiante e rive poco antropizzate ha favorito l’insediamento stabile di molte specie.

Tra archeologia sommersa e leggende di paese

L’area circostante il lago è da sempre abitata. Aidone e Morgantina, poco distanti, sono celebri per le loro origini greche, e si narra che alcuni reperti archeologici siano stati inglobati o sommersi durante la creazione del bacino.

Sebbene non ci siano conferme ufficiali su specifici siti sommersi, molti contadini locali ricordano ruderi e case coloniche affogate dall’acqua, che emergerebbero durante i periodi di secca. Il lago è così diventato protagonista anche di racconti popolari e leggende, che lo dipingono come un confine tra mondi perduti e modernità agricola.

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