Un simbolo barocco incastonato nella città: il gioiello catanese sopravvissuto a terremoti e rivoluzioni

Nel cuore di Catania, la Basilica della Collegiata è un gioiello barocco sopravvissuto a terremoti e rivoluzioni. Ecco cosa pochi sanno!

A cura di Paolo Privitera
21 agosto 2025 15:00
Un simbolo barocco incastonato nella città: il gioiello catanese sopravvissuto a terremoti e rivoluzioni - Foto: Berthold Werner/Wikipedia
Foto: Berthold Werner/Wikipedia
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Un simbolo barocco incastonato nella città

Tra i palazzi storici e le vie lastricate del centro di Catania, spicca una delle chiese più eleganti e meno conosciute dai turisti: la Basilica della Collegiata, detta anche “Santa Maria dell’Elemosina”.
Fu ricostruita in stile barocco siciliano dopo il devastante terremoto del 1693, che distrusse gran parte della città. Il progetto si deve a Stefano Ittar, architetto di origine polacca, autore anche della cupola della Cattedrale.

La chiesa è oggi uno dei migliori esempi di architettura religiosa settecentesca in Sicilia, con una facciata armoniosa, arricchita da colonne corinzie e sculture di santi.

Una ricostruzione che celebra la rinascita di Catania

Dopo il terremoto del Val di Noto, che rase al suolo Catania nel 1693, la città fu ricostruita seguendo nuovi criteri urbanistici e architettonici. La Basilica della Collegiata fu uno dei primi edifici religiosi a essere completati, tra il 1768 e il 1794.
L’edificio sorge sul tracciato dell’antica Via Etnea, e rappresenta un punto focale del nuovo impianto urbano post-sisma.

La sua facciata, con due ordini di colonne e un campanile centrale, è considerata una delle più belle di tutto il barocco catanese, e richiama i modelli romani, ma con una forte identità locale.

Un interno sorprendente e simbolico

L’interno della basilica è a tre navate, con una cupola centrale che illumina lo spazio sacro. La chiesa ospita opere pittoriche di pregio, tra cui l’icona della Vergine dell’Elemosina, a cui è dedicata.

I capitelli delle colonne, le volte affrescate e gli stucchi dorati creano un effetto scenografico e immersivo. Ma ciò che più colpisce è il contrasto tra l’opulenza barocca e il senso di raccoglimento spirituale che si respira dentro le navate.

Una chiesa “civica” dei catanesi

La Basilica della Collegiata ha avuto un ruolo particolare nella vita della città: a differenza di altre chiese, non era legata a un ordine religioso, ma era retta da un collegio di canonici secolari, da cui prende il nome.

Questo la rese per secoli la chiesa del popolo e delle istituzioni catanesi, un luogo di culto ma anche di rappresentanza. La sua posizione centrale la rese anche protagonista nelle processioni e nelle cerimonie pubbliche, in particolare durante la Festa di Sant’Agata.

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