Il borgo che sfida il vulcano da secoli: una fortezza di pietra lavica ai piedi dell'Etna

Randazzo, borgo medievale vicino Catania, è una città nera di lava e storia: 3 lingue, 3 popoli, e un passato dimenticato!

A cura di Paolo Privitera
21 agosto 2025 21:00
Il borgo che sfida il vulcano da secoli: una fortezza di pietra lavica ai piedi dell'Etna - Foto: Antonio Pignato/Wikipedia
Foto: Antonio Pignato/Wikipedia
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Una fortezza di pietra lavica ai piedi del vulcano

Nel versante nord-occidentale dell’Etna, a 765 metri sul livello del mare, sorge Randazzo, un borgo medievale costruito quasi interamente in pietra lavica nera. Il colore scuro delle sue chiese, mura e vicoli le ha fatto guadagnare il soprannome di “città nera dell’Etna”.

La sua posizione strategica ha reso Randazzo un punto militare e commerciale cruciale sin dal Medioevo. Circondata da tre parchi naturali — Etna, Nebrodi e Alcantara — oggi è una delle mete culturali e paesaggistiche più autentiche della provincia di Catania.

Tre popoli, tre lingue, una sola città

Durante il periodo normanno e svevo, Randazzo era divisa in tre quartieri etnici e linguistici distinti:

  • San Martino, abitato da latini;
  • San Nicola, popolato da greci-bizantini;
  • Santa Maria, riservato agli ebrei e lombardi.

È uno dei rari esempi in Sicilia di convivenza stabile tra tre etnie diverse, ciascuna con la propria lingua, religione e tradizione. Randazzo fu così una città trilingue, dove latino, greco e giudeo-siciliano coesistevano nel tessuto urbano.

Una città che fermò Federico II

L’imperatore Federico II di Svevia, stupor mundi, scelse Randazzo come sede estiva del suo regno di Sicilia. Da qui emetteva editti e convocava riunioni imperiali. Il borgo divenne capitale giudiziaria dell’intera regione etnea per volontà del sovrano, che ne riconobbe la posizione protetta e la fedeltà.

Le mura cittadine, oggi in gran parte conservate, erano così robuste che Randazzo resistette a numerosi assedi nei secoli successivi, tra cui quelli di Aragonesi e Borbone.

Chiese e architetture gotico-laviche

Il centro storico ospita tre chiese monumentali che testimoniano la ricchezza artistica della città:

  • Santa Maria, in puro stile gotico normanno,
  • San Martino, con il campanile più alto della Sicilia orientale (41 metri),
  • San Nicola, dalla sobria facciata romanica.

Tutti questi edifici sono costruiti con la stessa pietra lavica dell’Etna, conferendo a Randazzo un’identità visiva potente e inconfondibile.

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