"Cu mancia fa muddichi": il detto siciliano che nasconde più di una verità

Sai perché in Sicilia "cu mancia fa muddichi"? Ecco tutto quello che devi sapere su un detto tipico siciliano

A cura di Simona Lo Certo
28 agosto 2025 09:18
"Cu mancia fa muddichi": il detto siciliano che nasconde più di una verità -
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Le origini di un proverbio antico

Il detto siciliano “Cu mancia fa muddichi”, letteralmente “Chi mangia fa briciole”, appartiene a quella sapienza popolare che, con poche parole, riesce a racchiudere interi mondi di significato. La sua origine si perde nella tradizione orale, trasmessa da generazioni in generazione nei contesti più quotidiani: dalle tavolate familiari alle botteghe di quartiere. L’immagine delle briciole sul tavolo richiama un gesto banale e universale, quello del mangiare, che però diventa simbolo di azioni concrete e conseguenze inevitabili. Come molti proverbi siciliani, dietro la semplicità della frase si cela una filosofia di vita che non smette di essere attuale.

L’uso in Sicilia e nella vita di tutti i giorni

In Sicilia questo proverbio si sente spesso nei discorsi informali, usato in maniera ironica o come commento di saggezza davanti a chi critica gli errori altrui. Può saltare fuori durante una discussione tra amici, davanti a un piatto di pasta fumante, o perfino nel mondo del lavoro quando qualcuno, pur avendo raggiunto un traguardo, viene punzecchiato per piccoli difetti. In città, “Cu mancia fa muddichi” è quasi un modo di dire che invita a sdrammatizzare: chi fa, inevitabilmente lascia tracce e non ha senso puntare il dito sulle imperfezioni di chi si è messo in gioco. È un proverbio che, nella sua immediatezza, racconta bene lo spirito pratico e ironico della cultura catanese.

Il vero significato: errori, tracce e memoria

Il senso più profondo di questo detto sta proprio nella sua doppia valenza. Da un lato significa, infatti, che chi agisce, chi si impegna, può anche sbagliare: meglio lasciare qualche briciola che restare a digiuno di esperienze. Dall’altro, ricorda che nulla resta davvero nascosto: ogni azione lascia segni, anche minimi, come le briciole dopo un pasto. In una lettura più intima, “Cu mancia fa muddichi” spinge a chiedersi quali impronte si lasciano nella vita degli altri: piccole o grandi che siano, sono le briciole dell'esistenza di ognuno

In Sicilia soprattutto non importa quello che "si mangia", ma piuttosto perché lo si fa con la consapevolezza che questo gesto possa sempre lasciare una traccia evidente. 

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