Un'inaspettata meraviglia tra i monti | Il Giardino Botanico “Nuova Gussonea” e la curiosità che lascia senza parole

Scopri il Giardino Botanico Nuova Gussonea a 1 700 m sull’Etna: biodiversità, storia e curiosità che stupiranno i catanesi e i visitatori!

A cura di Paolo Privitera
17 luglio 2025 21:00
Un'inaspettata meraviglia tra i monti | Il Giardino Botanico “Nuova Gussonea” e la curiosità che lascia senza parole - Foto: Bernd Haynold/Wikipedia
Foto: Bernd Haynold/Wikipedia
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Un’oasi verde a 1 700 metri sul versante nord-est dell’Etna, il Giardino Botanico Nuova Gussonea è una delle eccellenze naturalistiche della provincia di Catania. Fondato nel 1979 dall’Università di Catania, raccoglie oltre 600 specie autoctone dell’Etna, Sicilia e Mediterraneo . Situato nel comune di Nicolosi, questo giardino d’alta quota è un vero e proprio palco di biodiversità, dove i catanesi e turisti possono ammirare piante adattate a vivere tra lava e neve.

Storia d’altura e missione scientifica

Nato per sostituire il vecchio giardino di Monte Gussone, distrutto dall’eruzione del 1983, il “Nuova Gussonea” ha ampliato la sua collezione, diventando riferimento fondamentale per la ricerca botanica e conservazione delle specie etnee . Oggi è diretto dall’Università di Catania e lavora per tutelare piante rare come Saxifraga florulenta e Aethionema saxatile, resistenti alle condizioni estreme del vulcano.

Paesaggio unico tra neve e lava

Passeggiare tra i vialetti del giardino significa attraversare ambienti alpini, subalpine e mediterranei, tutti in pochi passi. Qui si alternano boschi di Betulla pubescens, praterie e zone coltivate secondo l’altitudine e l’esposizione solare . Impossibile non rimanere affascinati dallo scenario: il cratere dell’Etna fa da maestoso sfondo, e d’inverno i lavici si ricoprono di neve, creando un contrasto cromatico sorprendente.

Curiosità

Nella suggestiva grotta di lava del Giardino Botanico Nuova Gussonea cresce la felce Asplenium septentrionale, una specie sorprendente** adattata al buio e alle rocce laviche. Questa piccola meraviglia botanica testimonia la capacità delle piante di colonizzare ambienti estremi sul versante dell’Etna.

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