Una ricorrenza che fa impazzire la Sicilia | Ecco il "Palio dei Normanni" e tutte le più assurde curiosità
Il Palio dei Normanni travolge i siciliani ogni anno: 600 figuranti, cavalli in assetto XI secolo e una sfida cavalleresca unica in Sicilia.

Un esercito di storia viva
Ogni 12-14 agosto Piazza Armerina si trasforma in un set medioevale: oltre 600 figuranti in armature normanne, dame ricamate e vessilliferi invadono le vie barocche per rievocare l’ingresso del conte Ruggero I in Sicilia (1063).
La manifestazione, nata come “Cavalcata” di confraternite nel XVII secolo e ribattezzata Palio dei Normanni nel 1952, è oggi iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana e raduna ogni anno migliaia di appassionati – fra loro molti siciliani che raggiungono l’entroterra per assistere al corteo e alla benedizione dei cavalieri in Cattedrale.
Con i suoi costumi filologici, è considerata la rievocazione in costume più imponente del Sud Italia e figura sul portale turistico ufficiale di Visit Sicily come “evento imperdibile dell’estate siciliana".
La Quintana che incendia l’arena
Il culmine è la “Quintana del Saraceno”, un feroce torneo equestre in cui i cavalieri dei quattro quartieri storici – Monte (giallo), Canali (rosso), Castellina (blu) e Casalotto (verde) – affrontano una serie di prove contro un manichino armato, simbolo della resistenza araba.
Lancia in resta, mazza, giavellotto e corsa all’anello si susseguono fra rulli di tamburi mentre gli spalti dell’Arena di Sant’Ippolito esplodono di tifo; al vincitore va il Vessillo papale di Maria SS. delle Vittorie, donato – secondo la tradizione – da Papa Alessandro II a Ruggero.
Il rito, rimasto pressoché invariato dall’XI secolo, è curato da un Collegio araldico che verifica materiali, cuciture e finimenti dei cavalli, trasformando il Palio in un autentico “museo vivente” della cavalleria normanna.