"Santo, il gigante buono" il ricordo commosso di Quaranta

Più un ambito famigliare che lavorativo, dopo la terribile tragedia, Quaranta scrive un commovente messaggio per ricordare Santo Re

A cura di Marco D'Urso
14 giugno 2025 21:27
"Santo, il gigante buono" il ricordo commosso di Quaranta -
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La famiglia e i colleghi rendono omaggio a Santo Re, il 30enne ucciso tragicamente da un parcheggiatore abusivo: “Abbiamo vinto la lotteria conoscendo te. Ora sei parte di noi, per sempre.”

Un messaggio carico di amore, dolore e gratitudine quello diffuso dall’azienda Quaranta, che ricorda con parole toccanti Santo, il dipendente e amico tragicamente deceduto proprio davanti la pasticceria,in cui lavorava col sorriso e creando un ambiente famigliare, conosciuto da tutti in zona.

L'azienda ha voluto rimarcare la figura amata e stimata da tutti, oltre la mera cronaca, descrivendolo come “un gigante buono” e “una persona perbene”, sempre pronto ad aiutare, a sorridere, a mettersi al servizio degli altri.

Il ricordo di Santo Re da parte di Quaranta

Nel lungo post, si ripercorre la sua storia personale e lavorativa, l’amore per la cucina ereditato dal padre, il legame con la figlia, l’energia positiva che portava ovunque andasse. Una testimonianza profonda che non è solo un ricordo, ma anche un appello collettivo alla giustizia e alla costruzione di una città più onesta e umana.

Di seguito il messaggio integrale:

Figlio e fratello adorato, compagno amato, papà presente, zio cercato, amico gentile, lavoratore appassionato. 
Tanti hanno parlato di quello che è successo. Pochi di chi era davvero Santo.
Ragazzone dallo sguardo bruno e un po' corrucciato, che strappava sempre un sorriso. Il nostro gigante buono. 
Fin da piccolo vivace e curioso, amava la sua famiglia e stimava profondamente il padre Nino, suo modello nel lavoro e nella vita. 
Santo infatti si appassiona alla cucina, proprio come Nino, che da sempre esercita in questo settore qui da Quaranta. Inizia come aiutante del papà, per affiancarlo e renderlo orgoglioso. 
Desidera crescere, creare i propri arancini, le proprie ricette.
Eri generoso anche quando cucinavi tu! 
Quel giorno, ultimati i catering, ci guardavamo stanchi ma sorridenti: "C'è tutto vero? È rimasto riso, ne volete?".
Avevi organizzato scrupoloso la spesa per i banchetti e i patacrock, la tua ultima trovata. 
Salutati tutti, stavi tornando in famiglia, dalla tua bambina.
Ma quel venerdì è piombato improvviso delirio, caos, dolore inspiegabile.
Tu Santo aiutavi indistintamente. Eri una persona perbene, sapevi solo difenderti. 
E il tuo sacrificio è la manifestazione di un grido disperato in questo mondo che cova rancore e semina sofferenza, ma cela un bisogno estremo di gentilezza e rispetto. 
Dicevi sempre che volevi vincere la lotteria, noi l'abbiamo vinta conoscendo te. 
E come quando il corpo perde un arto, che anche se non c'è più lo sente ancora, così noi continueremo a vivere sentendo la tua mancanza. 
Perché Quaranta è un corpo unico. Ogni persona fa andare avanti il cuore dell'azienda.
Ti respiriamo tra i laboratori. Il rumore dei tuoi passi, il suono della tua voce sono vividi.
Ora e per sempre Quaranta sei anche tu. Il nostro grido non muterà in rassegnazione, ma in maggiore passione per ciò che facciamo, ispirati da te.
Santo, tu amavi la tua città, e noi vorremmo avere la forza di amare una Catania onesta, che della violenza non fa un idolo perché "le persone oneste non girano con le armi in tasca."
Chiediamo dignitosamente giustizia. Insieme a cittadini e clienti. Perché in questo buio ci siete vicini come una grande famiglia.

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