18enne colpita da proiettile: il colpevole e inaspettati sviluppi
Sembrava un "semplice" incidente c'è molto di più: un minorenne (affidato ai servizi sociali), un apparente tentativo di femminicidio, occupazione abusiva e molto altro

Non si è trattato di un proiettile vagante, come ipotizzato in un primo momento a seguito del presuntoincidente in balcone, in cui una 18enne è stata colpita da un proiettile perdendo un occhio.
Il colpo esploso è in realtà riconducibile a una pistola giocattolo modificata e lo sparo non è avvenuto sul balcone ma all’interno dell’abitazione occupata abusivamente nel quartiere Nesima. A far fuoco, accidentalmente secondo le prime dichiarazioni, sarebbe stato il fidanzato minorenne della vittima, una ragazza di 18 anni rimasta gravemente ferita al volto.
Sparo all’interno di un’abitazione occupata abusivamente
A chiarire la dinamica dell’accaduto sono state le indagini dei carabinieri di Fontanarossa e della stazione di Nesima, coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni. Il tragico episodio avvenuto, dopo le prime indagini, riporta una narrazione diversa degli eventi. La giovane aveva da poco iniziato a convivere con il ragazzo.
Le tracce ematiche e i rilievi effettuati sul posto hanno confermato che il colpo è stato esploso dall’interno dell’abitazione. La giovane è stata raggiunta al volto, riportando una grave lesione allo zigomo e al nervo dell’occhio sinistro, per cui è stata necessaria un’operazione chirurgica delicata.
Il minorenne era già sotto tutela dei servizi sociali
Il ragazzo, secondo quanto riferito dalla procuratrice minorile Carla Santocono, era già affidato ai servizi sociali nell’ambito di un procedimento civile per la decadenza della responsabilità genitoriale, a causa di un contesto familiare difficile e di una situazione di dispersione scolastica.
Al momento, probabilmente con l'ostruzionismo del giovane, i carabinieri sono ancora alla ricerca dell’arma con cui è stato esploso il colpo. Ascoltati dagli investigatori, entrambi i giovani avrebbero confermato che si è trattato di un incidente, avvenuto mentre il minorenne maneggiava l’arma modificata.