Urta involontariamente ragazza in discoteca: scatta spedizione punitiva

Seppur Catania è dichiarata una città sicura continuano gli assurdi episodi di microcriminalità: "offesa" pagata con l'aggressione di stampo mafioso

A cura di redazionemd
17 maggio 2025 22:41
Urta involontariamente ragazza in discoteca: scatta spedizione punitiva -
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Se sei un giovane educato, perbene ma magari distratto, non puoi avere il "lusso" di goderti una serata fuori a Catania, per esempio in una discoteca. Questo è il triste quadro che emerge dall'ennesima spedizione punitiva in stile mafioso avvenuta per quel che, in un retaggio culturale d'altri tempi e in ambiti criminali, è stata giudicata "un'offesa". 

Aggressione in due fasi a Catania: quattro giovani feriti, due indagati identificati attraverso i social

Il raid punitivo sarebbe nato da una sciocchezza che, in una città sotto controllo, sarebbe passata inosservata o dimenticata dopo le scuse. Invece, nel sempre più crescente clima di criminalità e presunzione di impunibilità nella città etnea, il gesto è giudicato offensivo e scatta la spedizione punitiva

Un gruppo di quattro ragazzi si trovava in una discoteca a Catania nella notte tra il 20 e il 21 aprile 2024. Nel più classico degli scenari, uno dei quattro, mentre ballava, ha urtato involontariamente nella pista da ballo una ragazza, scusandosi immediatamente per il contatto.

Gli "uomini" assieme alla ragazza avrebbero fatto finta di accettare le scuse mentre invece si sono vigliaccamente organizzati per il violento raid punitivo compiuto contro il gruppo di giovani. Le vittime hanno riportato lesioni guaribili tra i 7 e i 30 giorni.

Due aggressioni, spranghe e pestaggi: il racconto della notte di violenza

Intorno alle 2 del mattino, il giovane autore dell'involontaria spinta è stato afferrato per la maglietta, strattonato ecolpito con schiaffi e pugni da più persone. Il primo scontro è stato interrotto grazie all’intervento del servizio di sicurezza.

Un’ora dopo, però, la situazione è degenerata. Fuori dal locale, lo stesso ragazzo e tre amici sono stati raggiunti dagli aggressori e colpiti con spranghe di ferro – tondini divelti da una pista ciclabile – in quella che è stata definita una vera e propria spedizione punitiva.

Le indagini e i social: così sono stati identificati i primi due indagati

Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura e coordinate dalla Procura di Catania, hanno permesso di identificare due presunti partecipanti all'aggressione: un 26enne e un 27enne. Per loro il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora, con il vincolo di non allontanarsi da casa tra le 20 e le 8 del mattino.

Entrambi sono indagati per lesioni personali aggravate, con le aggravanti dei futili motivi, della pluralità di soggetti coinvolti e dell’uso di armi improprie.

Fondamentale per l’identificazione dei due è stato l’uso dei social media. Come prassi dei geni criminali, dopo l'atto criminale sussegue il vantarsi sui Social. Grazie al monitoraggio di profili Facebook, Instagram e TikTok, la polizia ha potuto confrontare i volti e i dettagli dei sospettati con le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della discoteca.

La Procura: “Minuziosa ricostruzione dei fatti”

Secondo quanto riferisce la Procura etnea, le indagini sono state rapide e dettagliate: “Le attività tempestive, articolate anche attraverso riconoscimenti fotografici e l’acquisizione delle immagini delle telecamere, hanno permesso una minuziosa ricostruzione della dinamica dei fatti”.

Gli investigatori proseguono le ricerche per identificare gli altri membri del gruppo che ha partecipato al raid (anche qui, seguendo il cliché, scatta l'omertà mafiosa). Al momento si esclude il coinvolgimento di armi da fuoco, ma resta confermata la presenza di spranghe metalliche come strumenti dell’aggressione.

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