Un rito che sta cambiando tutto | La raccolta delle mandorle nel Calatino svela qualcosa di inaspettato
Scopri come la raccolta delle mandorle nel Calatino celebra la tradizione agricola e il gusto autentico della provincia di Catania.

Un'antica tradizione che profuma di Sicilia
Nel cuore del Calatino, la raccolta delle mandorle rappresenta un momento di connessione profonda tra la terra e le comunità locali. Ogni anno, tra agosto e settembre, le famiglie si riuniscono nei campi per raccogliere i frutti maturi, perpetuando un rito che affonda le radici nella storia agricola della Sicilia.
Il processo di raccolta: tra manualità e passione
La raccolta avviene ancora oggi in modo tradizionale: i rami vengono scossi manualmente o con l'ausilio di bastoni, facendo cadere le mandorle su teli stesi a terra. Successivamente, i frutti vengono separati dai malli e lasciati essiccare al sole, un passaggio fondamentale per garantire la conservazione e l'intensità del sapore.
Le varietà locali: un patrimonio da preservare
Il Calatino vanta diverse varietà di mandorle autoctone, ciascuna con caratteristiche uniche. Tra queste, la "Romana" e la "Pizzuta d'Avola" sono particolarmente apprezzate per la loro qualità e versatilità in cucina.
Dalla terra alla tavola: l'importanza culturale
Oltre al valore economico, la raccolta delle mandorle nel Calatino ha un significato culturale profondo. È un'occasione per tramandare saperi antichi, rafforzare i legami comunitari e celebrare l'identità catanese attraverso il gusto autentico dei suoi prodotti.
Curiosità: le "collorelle" di Caltagirone
Un dolce tipico della zona sono le "collorelle", biscotti a base di mandorle che vengono preparati durante le festività natalizie. La loro forma a ciambella e il sapore intenso rappresentano un omaggio alla tradizione dolciaria del Calatino.