Un museo che sta cambiando il volto di Catania | La sorprendente rivelazione del Castello Ursino

Scopri il Museo Civico del Castello Ursino a Catania: un viaggio tra arte, storia e archeologia nel cuore della città.

A cura di Paolo Privitera
24 maggio 2025 12:00
Un museo che sta cambiando il volto di Catania | La sorprendente rivelazione del Castello Ursino - Foto: Triquetra/Wikipedia
Foto: Triquetra/Wikipedia
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Un viaggio nella storia di Catania attraverso il suo museo più iconico​

Nel cuore del centro storico di Catania, il Castello Ursino si erge come testimone silenzioso di secoli di storia. Costruito tra il 1239 e il 1250 per volere di Federico II di Svevia, il castello rappresenta un esempio emblematico dell'architettura militare medievale in Sicilia. Originariamente situato sulla costa, l'edificio si trova oggi nell'entroterra a causa delle colate laviche dell'Etna che, nel 1669, modificarono drasticamente il paesaggio circostante. ​

Le collezioni del Museo Civico​

Dal 1934, il Castello Ursino ospita il Museo Civico di Catania, nato dall'unione di importanti collezioni private e religiose. Tra queste spiccano la collezione Biscari, la collezione dei Benedettini e la collezione Zappalà-Asmundo, che insieme offrono un panorama ricco e variegato della storia e dell'arte siciliana. ​

Il museo si articola in diverse sezioni:​

  • Sezione archeologica: ospita reperti che vanno dall'epoca greca a quella romana, tra cui il celebre Kouros di Lentini, una statua arcaica ricomposta nel 2018 unendo testa e torso provenienti da due musei diversi. ​
  • Pinacoteca: presenta opere di artisti come Matthias Stomer, Pietro Novelli, Luis de Morales e Michele Rapisardi, offrendo uno spaccato dell'arte siciliana dal Rinascimento al XIX secolo. ​
  • Collezione numismatica: comprende una vasta raccolta di monete greche e romane, testimoniando l'importanza economica e culturale della Sicilia nel mondo antico. ​

Curiosità: il Kouros di Lentini​

Una delle opere più affascinanti del museo è il Kouros di Lentini, una statua greca del VI secolo a.C. che rappresenta un giovane nudo. La particolarità di questa scultura risiede nel fatto che la testa e il torso furono ritrovati separatamente e conservati in musei diversi per oltre un secolo. Solo nel 2018, grazie a studi approfonditi e alla collaborazione tra istituzioni, le due parti sono state finalmente ricongiunte, restituendo al pubblico un capolavoro dell'arte arcaica.

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