La Timpa di Acireale | Un costone lavico unico affacciato sul mare che i catanesi non possono perdersi

La Timpa di Acireale è uno dei luoghi naturali più spettacolari della provincia di Catania. Un balcone lavico sul mare, dove natura, geologia e storia si incontrano.

A cura di Paolo Privitera
03 maggio 2025 12:00
La Timpa di Acireale | Un costone lavico unico affacciato sul mare che i catanesi non possono perdersi - Foto: Pannucci Stfano/Wikipedia
Foto: Pannucci Stfano/Wikipedia
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Un monumento naturale forgiato dal fuoco e dal tempo

La Timpa di Acireale è una formazione geologica straordinaria che si estende lungo la costa orientale della provincia di Catania, tra Acireale, Santa Maria La Scala, Stazzo e Capo Mulini.
Si tratta di un costone lavico a picco sul mare, alto fino a 200 metri, nato da antichissime eruzioni dell’Etna, oggi ricoperto da vegetazione lussureggiante.

La parola “timpa” deriva dal latino tympanum, che indicava un rilievo roccioso scosceso. In Sicilia, il termine è stato adottato per descrivere scarpate basaltiche, come quella di Acireale, formatesi tra i 40.000 e i 20.000 anni fa.

La Riserva Naturale Orientata “La Timpa”

Dal 1999, l’area è tutelata come Riserva Naturale Orientata sotto la gestione dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana.
La riserva si estende per oltre 100 ettari, ed è una delle pochissime aree in Sicilia dove si possono osservare sequenze laviche sovrapposte, fossili marini e antiche frane in un solo luogo.

Oltre al valore geologico, la Timpa è:

  • uno scrigno di biodiversità, con felci, ginestre, carrubi e orchidee spontanee
  • un rifugio per uccelli migratori, come il falco pellegrino e la poiana
  • una meta amata dai catanesi per escursioni, trekking e fotografia naturalistica

I sentieri più amati dai catanesi

Tra i percorsi più frequentati spiccano:

  • Il sentiero delle Chiazzette: antica mulattiera del ’600 che collega Acireale a Santa Maria La Scala, tra muri a secco, lava e panorami mozzafiato
  • Il sentiero di Macchia: attraversa terrazzamenti agricoli e boschi secondari
  • Il percorso di Reitana: area umida dove si può osservare la stratificazione vulcanica

Molti catanesi scelgono di visitare la Timpa in primavera o autunno, per evitare il caldo estivo e godere della luce perfetta sul mare Ionio.

Un punto di incontro tra natura, geologia e storia umana

La Timpa non è solo natura: ospita ruderi di palmenti, antichi terrazzamenti, mulattiere e grotte laviche che testimoniano la vita agricola e pastorale di secoli fa.
In alcuni tratti si possono ancora vedere i “fossi lavici” che servivano a drenare l’acqua piovana o canalizzare la lava in epoche storiche.

L’interazione tra Etna e mare, tra civiltà e paesaggio vulcanico, è ciò che rende questa scarpata un unicum assoluto nel Mediterraneo.

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