Sara Campanella: funerali lunedì, l'omicida vuole morire

Lunedì l'ultimo saluto a Sara Campanella. A rischio la vita di Stefano Argentino: preoccupazione in carcere per un possibile suicidio

A cura di redazionemd
05 aprile 2025 20:52
Sara Campanella: funerali lunedì, l'omicida vuole morire -
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Un silenzioso e composto corteo ha attraversato oggi le strade di Palermo, Villabate e Misilmeri, accompagnando la salma di Sara Campanella, la studentessa 22enne uccisa brutalmente a Messina lo scorso 31 marzo. 

La giovane, originaria di Portella di Mare, è tornata nella sua terra per ricevere l’abbraccio struggente della sua comunità, devastata da un dolore che non trova spiegazioni.

Camera ardente e funerali

La camera ardente è stata allestita quest'oggi, dalle ore 10:30, presso la chiesa delle Anime Sante, in piazza Comitato. La struttura rimarrà aperta per l’intera notte, offrendo a parenti, amici e concittadini un momento per l’ultimo saluto. 

Prevista la partecipazione di studenti da tutta la Sicilia, inclusa Catania (così com'è avvenuto per la fiaccolata a Messina, i dettagliqui).

I funerali si svolgeranno lunedì 7 aprile, alle ore 11, nella chiesa di San Giovanni Battista di Misilmeri, e saranno presieduti dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.

Lutto cittadino proclamato

Il sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo, ha proclamato per lunedì il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta e attività commerciali con serrande abbassate per ricordare una giovane vita strappata con ferocia. A Palermo, il primo cittadino Roberto Lagalla ha esteso il lutto a tutta la città metropolitana.

I risultati dell’autopsia: cinque coltellate, agonia breve ma crudele

Il risultato dell’autopsia racconta la violenza dell’aggressione: cinque coltellate tra collo e schiena, una delle quali ha reciso la giugulare, provocando la morte in pochi, interminabili minuti. Un'altra ha perforato un polmone. Sara è morta in modo brutale, senza poter essere salvata.

Il presunto assassino: “Non mangia né beve da giorni”

Nel frattempo, emergono nuovi dettagli su Stefano Argentino, il collega universitario e presunto assassino. Secondo quanto riferito dal suo legale, Stefano Andolina, il giovane è in stato di profonda prostrazione: da quattro giorni rifiuta cibo e acqua, manifestando l’intenzione di voler lasciarsi morire. “È sotto shock, non parla quasi. È come lo ha descritto la madre: introverso, chiuso, spento.”

La madre: “Voleva farla finita, sono corsa a salvarlo”

Daniela Santoro, madre del ragazzo, ha confessato ai carabinieri di averlo aiutato nella fuga(i dettagli qui), ma sostiene di non sapere ancora del delitto al momento della telefonata. “Mi ha detto che voleva morire, che aveva fallito, ma non mi ha detto perché.” Il legale smentisce l’idea che la donna sia complice: “Ha viaggiato fino a Messina tenendolo al telefono, temendo si suicidasse.”

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