Movimenti sull’Etna | Aggiornamenti dell'intensa attività
Aggiornamento INGV sull'attività vulcanica dell'Etna: eruzione al Cratere di SE conclusa, tremore vulcanico in calo e trabocco lavico in raffreddamento

Nelle prime ore del 23 aprile 2025, l’Etna è tornato protagonista con un episodio eruttivo localizzato al Cratere di Sud-Est (SE). Le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’Osservatorio Etneo dell’INGV hanno documentato una fase di attività stromboliana, accompagnata da un trabocco lavico visibile e significativo. Questo episodio, che ha catturato l’attenzione degli esperti, ha segnato un momento di particolare energia vulcanica che si è protratta per diverse ore.
Cosa dicono i dati sismici e infrasonici
L'analisi sismica ha mostrato un aumento progressivo dell’ampiezza del tremore vulcanico, culminato alle 19:40 UTC del 22 aprile. In seguito, è iniziato un graduale calo, con valori ancora elevati fino alle 01:50 UTC. Solo dalle 03:10 UTC circa, il tremore ha raggiunto livelli bassi, mantenendosi su questa soglia fino a ora. La localizzazione del centroide del tremore, non sempre disponibile per problemi tecnici, è stata per lo più in prossimità del Cratere SE, a quota 2.900 m s.l.m., spostandosi poi verso il Cratere di Nord-Est (NE), a circa 1.800 m s.l.m. Anche l’attività infrasonica, intensa tra le 18:14 e le 00:29 UTC, ha mostrato un indebolimento, risultando oggi più debole e limitata al Cratere NE.
Situazione attuale: fase di quiete dopo l’eruzione
Attualmente, l’Etna si trova in una fase di calma relativa. L’eruzione al Cratere di SE si è esaurita intorno alle 03:00 UTC e l’attività stromboliana è cessata. Il trabocco lavico non è più alimentato e sta lentamente raffreddandosi. Il tremore vulcanico è su livelli bassi e non si registrano deformazioni significative del suolo secondo le reti clinometrica e GNSS. In sintesi, dopo l’intensità delle scorse ore, la situazione è sotto controllo, ma resta monitorata costantemente dagli esperti dell’INGV per eventuali evoluzioni. Per approfondimenti, è possibile consultare il comunicato ufficiale INGV a questo link.