Il castello di Motta Sant’Anastasia | La fortezza medievale nel cuore del catanese
Nel cuore del catanese si erge il castello di Motta Sant’Anastasia, una fortezza medievale avvolta da storie e segreti. Scoprili tutti!

Un baluardo normanno sopra una rupe lavica
Nella provincia di Catania, su un’altura di origine lavica, si erge il castello di Motta Sant’Anastasia, una delle fortificazioni più antiche della Sicilia. Costruito in epoca normanna, ha rappresentato per secoli un punto strategico per il controllo del territorio.
La struttura domina il borgo sottostante e, grazie alla sua posizione, permetteva un’ampia visuale sulla Piana di Catania, un'area di enorme importanza sia militare che commerciale. Il castello, con le sue mura in pietra lavica, è una delle poche testimonianze rimaste delle prime costruzioni fortificate realizzate dopo la conquista normanna della Sicilia.
La costruzione voluta dai Normanni
Secondo le fonti storiche, il castello fu edificato intorno al XI secolo, probabilmente su ordine di Ruggero I d’Altavilla, il condottiero normanno che conquistò la Sicilia strappandola agli Arabi. L'obiettivo principale della costruzione era quello di rafforzare il controllo normanno sul territorio e difendere le vie di comunicazione che portavano alla città di Catania.
L’edificio principale, una torre quadrangolare alta circa 20 metri, si distingue per la sua solidità e il materiale utilizzato: blocchi di pietra lavica, resistenti agli attacchi e agli agenti atmosferici. Al suo interno, il castello disponeva di locali adibiti a deposito di viveri, alloggi per i soldati e una piccola cappella per le funzioni religiose.
Dal dominio svevo agli Aragonesi: un castello conteso
Dopo il dominio normanno, il castello passò sotto la gestione degli Svevi, durante il regno di Federico II di Svevia, che potenziò le difese del Regno di Sicilia. Tuttavia, con l’arrivo degli Angioini e la successiva ribellione dei siciliani nel 1282 durante i Vespri Siciliani, la fortezza divenne un punto chiave nello scontro tra le dinastie europee per il controllo dell’isola.
Nel XIV secolo, durante la guerra tra Angioini e Aragonesi, il castello di Motta Sant’Anastasia fu assediato più volte, subendo numerosi danni. Gli Aragonesi riuscirono infine a conquistarlo e a consolidare il loro potere sulla Sicilia, utilizzandolo come punto di controllo sulle rotte commerciali della Piana di Catania.
Architettura e stato di conservazione
Il castello si presenta come una torre a pianta quadrata, con mura spesse che testimoniano la sua funzione difensiva. Elementi di rilievo della struttura includono:
- Feritoie e caditoie, utilizzate per la difesa dagli attacchi nemici.
- La cisterna sotterranea, essenziale per la raccolta dell’acqua piovana.
- L’ingresso rialzato, che rendeva difficile l’accesso ai nemici in caso di assedio.
Nel corso dei secoli, la fortezza ha subito diverse modifiche e restauri, soprattutto nel periodo aragonese. Oggi è uno dei rari esempi di castelli normanni ancora presenti in Sicilia e, grazie agli interventi di conservazione, è visitabile in parte.
Curiosità: il castello e la sua vista sulla Piana di Catania
Uno degli elementi più affascinanti del castello è la sua posizione panoramica. Situato su una rupe lavica, il sito offre una vista mozzafiato sulla Piana di Catania, un'area fertile che è stata il cuore agricolo ed economico della Sicilia orientale per secoli.
Grazie alla sua altezza, il castello permetteva di avvistare eventuali incursioni dal mare e movimenti sospetti nell'entroterra, rendendolo un punto di osservazione strategico sin dall’epoca normanna. Oggi, visitare il castello significa immergersi in una storia millenaria e ammirare un panorama unico sulla costa e sull’Etna.