Etna: breve attività eruttiva al Cratere di Sud-Est
Ieri sera l'Etna torna a farsi sentire e ammirare: l'attività eruttiva dura poco. L'aggiornamento dell'INGV

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Osservatorio Etneo, ha comunicato la fine dell’attività eruttiva al Cratere di Sud-Est dell’Etna, iniziata nella serata di ieri. Le telecamere di sorveglianza hanno confermato che l’attività stromboliana si è esaurita e il trabocco lavico non risulta più alimentato, entrando ora in fase di raffreddamento.
Il picco del tremore vulcanico nella serata del 22 aprile
L’episodio eruttivo ha raggiunto il massimo livello di tremore vulcanico alle ore 19:40 di ieri, per poi registrare una graduale diminuzione. Anche se i valori sono rimasti alti fino all’01:50 di oggi, un significativo calo è stato osservato a partire dalle 03:10, con l’ampiezza del tremore ora stabilmente su livelli bassi.
Durante la fase attiva, la sorgente del tremore è stata localizzata nei pressi del Cratere di Sud-Est, a circa 2.900 metri di altitudine. Attualmente, invece, il centroide si è spostato vicino al Cratere di Nord-Est, a una quota inferiore di circa 1.800 metri.
Attività infrasonica in forte calo e nessuna deformazione del suolo
Anche l’attività infrasonica, che aveva mostrato numerosi eventi ad alta ampiezza tra le 18:14 e le 00:29, si è notevolmente ridotta. Al momento, si registra solo una debole attività infrasonica concentrata sul Cratere di Nord-Est.
Le reti GNSS e clinometriche non hanno rilevato variazioni significative, confermando l’assenza di deformazioni del suolo durante tutta la fase eruttiva.