L’Attacco ottomano alla Sicilia | Quando Catania si preparò all’invasione Turca

Nel XVI secolo, la minaccia ottomana terrorizzava la Sicilia. Scopri come Catania si preparò all’invasione tra fortificazioni e strategie!

A cura di Paolo Privitera
02 marzo 2025 18:00
L’Attacco ottomano alla Sicilia | Quando Catania si preparò all’invasione Turca - Foto: Wikipedia
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Catania, la perla della Sicilia orientale, non fu mai direttamente assediata dagli Ottomani, ma la minaccia turca era reale e costante. Nel Cinquecento, i pirati barbareschi, alleati dell’Impero Ottomano, saccheggiavano le coste siciliane, terrorizzando la popolazione. Come reagì Catania? Come si organizzò la città per resistere alla più grande potenza del Mediterraneo? Scopri la storia dimenticata della sua resistenza.

L’Impero Ottomano e la Minaccia alla Sicilia

Nel XVI secolo, Solimano il Magnifico voleva il completo controllo del Mediterraneo. La Sicilia, sotto il dominio spagnolo, era uno degli obiettivi più ambiti per la sua posizione strategica. I corsari ottomani, guidati da feroci comandanti come Dragut e Barbarossa, assalivano le coste isolane, saccheggiando città e portando via schiavi.

Tra le città più colpite ci fu Augusta, situata vicino Catania. Nel 1551, una flotta ottomana di oltre 150 navi attaccò Augusta, devastando il porto e costringendo la popolazione alla fuga. Catania, pur non subendo un assedio diretto, viveva nel terrore e si preparava a respingere un eventuale attacco.

Catania in Stato di Allerta: Difendersi a Tutti i Costi

Pur non essendo colpita direttamente, Catania rafforzò le sue difese. Il Castello Ursino, costruito nel XIII secolo, divenne un punto nevralgico per l’avvistamento di navi nemiche. Le mura cittadine furono rinforzate e furono installate torri di guardia lungo la costa per monitorare i movimenti ottomani.

Gli abitanti della città furono addestrati al combattimento e la guarnigione spagnola venne potenziata. In caso di attacco, le chiese erano pronte a suonare l’allarme, radunando i cittadini per un’ultima disperata resistenza.

La Sicilia nella Battaglia di Lepanto

L’ossessione turca per la Sicilia terminò solo con la Battaglia di Lepanto nel 1571, quando la flotta cristiana della Lega Santa sconfisse gli Ottomani in uno scontro epocale. Molte navi della flotta siciliana salparono proprio da Augusta, vicinissima a Catania, per unirsi alla battaglia.

Questa vittoria segnò la fine dell’espansione ottomana nel Mediterraneo occidentale, ma la paura di nuove incursioni rimase a lungo impressa nella memoria dei siciliani.

Curiosità: Il Miracolo di San Domenico

Una leggenda locale racconta che, durante una delle incursioni ottomane in Sicilia, gli abitanti di Augusta furono salvati da un miracolo: San Domenico apparve dal cielo, in sella a un cavallo bianco, con una spada in mano, e mise in fuga i pirati turchi!

Questo evento rafforzò la devozione della città verso il santo, che divenne il patrono locale. Ancora oggi, ad Augusta, si celebra San Domenico come protettore della città dagli invasori.

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