L'antica Porta Uzeda di Catania e le storie che non conosci | Il varco barocco che nasconde secoli di storia
Scopri la storia della Porta Uzeda di Catania, il varco barocco che collega passato e presente, tra architettura e leggende locali.

Nel cuore pulsante di Catania, tra le meraviglie barocche che adornano la città, spicca la maestosa Porta Uzeda. Questo imponente varco non è solo un passaggio fisico, ma un simbolo intriso di storia, cultura e rinascita, testimone silenzioso di eventi che hanno plasmato il destino dei catanesi.
Origini e costruzione: una porta verso la rinascita
Dopo le devastazioni causate dall'eruzione dell'Etna nel 1669 e dal catastrofico terremoto del 1693, Catania si trovò a dover risorgere dalle proprie ceneri. Fu in questo contesto che, nel 1695, il Duca di Camastra, Giuseppe Lanza, commissionò la costruzione della Porta Uzeda. Realizzata in pietra lavica e marmo, la porta venne dedicata al viceré spagnolo Giovanni Francesco Paceco, Duca di Uzeda, in riconoscimento del suo ruolo nella ricostruzione della città.
Architettura e simbolismo: un capolavoro barocco
La Porta Uzeda si inserisce armoniosamente nel contesto barocco di Piazza Duomo, collegando il Seminario dei Chierici con il Palazzo Arcivescovile. La sua facciata, caratterizzata dall'alternanza di pietra lavica scura e marmo bianco, presenta un fastigio marmoreo che ospita una nicchia centrale con il busto di Sant'Agata, patrona di Catania, rivolta verso la città in segno di protezione.
Funzione strategica: dal mare al cuore della città
Oltre al suo valore estetico, la Porta Uzeda aveva una funzione strategica fondamentale. Aperta nelle cinquecentesche mura di Carlo V, permetteva il collegamento tra la Piazza del Duomo e la zona portuale, facilitando così gli scambi commerciali e culturali. Questo varco rappresentava una porta d'accesso privilegiata per chi giungeva dal mare, offrendo una vista scenografica della città e dell'Etna sullo sfondo.
Curiosità: la leggenda di Uzeta, il paladino catanese
Una leggenda locale narra di un eroe catanese di nome Uzeta, un giovane di umili origini che, grazie al suo coraggio, liberò la città dai giganti saraceni noti come Ursini, che si diceva abitassero il Castello Ursino. In segno di gratitudine, Uzeta fu insignito del titolo di cavaliere e sposò la principessa Galatea. Sebbene la Porta Uzeda prenda il nome dal viceré spagnolo, questa leggenda aggiunge un ulteriore strato di fascino e mistero alla storia della città.