Quando i pirati terrorizzavano Catania | Scopri le torri e i piani di difesa dimenticati
Esplora come Catania si è difesa dalle incursioni dei pirati nel corso dei secoli, scoprendo curiosità storiche legate alla città!

Nel corso dei secoli, Catania ha dovuto affrontare numerose incursioni da parte di pirati e corsari, soprattutto durante il periodo medievale e rinascimentale. Queste minacce provenivano principalmente dai corsari barbareschi, pirati musulmani del Nord Africa, che saccheggiavano le coste siciliane, catturando abitanti da vendere come schiavi e depredando risorse.
Le torri costiere: sentinelle sul mare
Per proteggersi da queste incursioni, la Sicilia sviluppò un articolato sistema di torri costiere di avvistamento e difesa. Queste strutture, spesso a base quadrata e dotate di cisterne per l'acqua piovana, erano presidiate da piccoli gruppi di militari incaricati di sorvegliare il mare e segnalare eventuali pericoli. A Catania e nelle sue vicinanze, queste torri fungevano da prime linee di difesa contro gli attacchi nemici.
Strategie di difesa urbana
Oltre alle torri costiere, Catania adottò misure difensive all'interno della città. Le mura cittadine furono rafforzate e vennero costruite fortificazioni per proteggere i punti strategici. Inoltre, la popolazione era organizzata per rispondere rapidamente in caso di allarme, con sistemi di comunicazione che permettevano di diffondere rapidamente le notizie di avvistamenti sospetti.
Curiosità: l'origine del quartiere "Fortino"
Un'interessante testimonianza storica legata alle difese contro i pirati è l'origine del nome del quartiere "Fortino" a Catania. Dopo un'eruzione dell'Etna che distrusse le fortificazioni medievali nella zona, la città si trovò esposta agli attacchi, soprattutto dei pirati turchi. Per proteggersi, venne costruita una nuova fortificazione, da cui il quartiere prese il nome.