Le torri sulla costa catanese | Il "grido di avvistamento" che sicuramente non conosci
Scopri le torri di avvistamento della costa catanese, antiche difese contro le incursioni piratesche, e scopri l'origine di un espressione che sicuramente non ricordi!

Lungo la frastagliata costa catanese, si ergono silenziose sentinelle di pietra: le torri di avvistamento. Queste strutture, un tempo fondamentali per la difesa del territorio, raccontano storie di incursioni piratesche e strategie militari ormai dimenticate.
Origini e funzione delle torri costiere
A partire dal periodo normanno-svevo, e successivamente durante la dominazione aragonese, le coste siciliane e quelle catanesi furono frequentemente bersaglio di incursioni da parte di pirati e corsari, soprattutto nordafricani. Per contrastare queste minacce, venne sviluppato un complesso sistema di torri costiere, progettato per avvistare tempestivamente le navi nemiche e allertare le popolazioni locali. Da ogni torre era possibile scrutare il mare e comunicare con le torri vicine attraverso segnali luminosi o di fumo, permettendo una rapida diffusione degli allarmi lungo tutta la costa.
Le torri della costa catanese
Nella provincia di Catania, diverse torri testimoniano ancora oggi questo passato difensivo:
- Garitta di Santa Tecla: Costruita tra il 1552 e il 1574 sotto il regno di Carlo V, questa torre si trova nel borgo di Santa Tecla ed è un esempio tipico delle strutture di avvistamento dell'epoca.
- Torre Sant'Anna: Situata presso Capo Mulini, fu edificata nel 1582 per la difesa della "Timpa" di Santa Maria la Scala.
- Bastioncello di Acitrezza: Oltre a fungere da punto di avvistamento, era dotato di cannoni per la difesa attiva della costa.
Queste strutture non solo servivano come punti di osservazione, ma erano anche dotate di armi e guarnigioni pronte a respingere eventuali attacchi.
Curiosità: l'origine dell'espressione "Mamma li Turchi!"
Una curiosità legata a questo periodo storico è l'origine dell'espressione "Mamma li Turchi!". Questo grido di allarme veniva utilizzato dalle popolazioni costiere per segnalare l'avvistamento di navi turche all'orizzonte, annunciando così l'imminente pericolo di un'incursione. Nel tempo, l'espressione è entrata nel linguaggio comune italiano per indicare sorpresa o timore improvviso