Il Pozzo di Gammazita nasconde un segreto oscuro | La verità scioccante dietro il pozzo di Catania che gronda sangue
Scopri la tragica leggenda del Pozzo di Gammazita a Catania: una storia d'amore ed una verità scioccante che sicuramente non conosci.
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Nel cuore pulsante di Catania, tra le antiche vie del centro storico, si cela un luogo avvolto nel mistero e nella leggenda: il Pozzo di Gammazita. Questo sito, situato in via San Calogero, nei pressi di Piazza Federico II di Svevia, è testimone di una storia d'amore e tragedia che ha attraversato i secoli, lasciando un'impronta indelebile nell'anima della città.
La leggenda di Gammazita: amore, onore e sacrificio
Si narra che durante la dominazione angioina in Sicilia, intorno al 1278, una giovane catanese di straordinaria bellezza e virtù, di nome Gammazita, fosse promessa sposa a un giovane del luogo. La sua grazia non passò inosservata a un soldato francese, il quale, invaghitosi perdutamente di lei, tentò in ogni modo di conquistarla. Nonostante i ripetuti rifiuti, il soldato non desistette e, un giorno, mentre Gammazita si recava al pozzo per attingere acqua, tentò di rapirla. Pur di non cedere alle sue avances e mantenere il suo onore, la giovane preferì gettarsi nel pozzo, trovando così la morte.
Il Pozzo di Gammazita: tra mito e realtà
Oggi, il Pozzo di Gammazita rappresenta non solo un luogo fisico, ma anche un simbolo della resistenza e dell'integrità morale delle donne catanesi. Situato nell'antico ghetto ebraico della città, il pozzo è adiacente all'antica cinta muraria cittadina, nota come cortina di Gamma Zita. Nonostante il trascorrere del tempo e le trasformazioni urbane, il sito locato a Catania conserva ancora quell'aura di mistero e sacralità legata alla tragica vicenda della giovane fanciulla.
Curiosità: le macchie rosse sulle pareti del pozzo
Una particolarità affascinante riguarda le pareti interne del pozzo. Si possono infatti osservare delle macchie rossastre, che la tradizione popolare identifica come le tracce del sangue di Gammazita, rimaste indelebili nel tempo a testimonianza del suo sacrificio. In realtà, queste macchie sono dovute a incrostazioni di magnesio e ferro presenti nell'acqua, ma la leggenda aggiunge un tocco di mistero e romanticismo a questo luogo già di per sé suggestivo