Ragazzino cieco riacquista la vista, merito di un medico di Catania

L’equipe medica dell’Asst di Lecco è guidata dal primario Pierfilippo Sabella, laureatosi in Medicina e Chirurgia nel 2005 all’Università di Catania

A cura di Simona Lo Certo
31 gennaio 2025 12:12
Ragazzino cieco riacquista la vista, merito di un medico di Catania
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Un caso straordinario all’Ospedale di Lecco

 Un giovane paziente affetto dalla sindrome di Marfan, una rara patologia genetica che provoca il distacco della retina, ha recuperato la vista dopo un delicato intervento chirurgico all’Ospedale Manzoni di Lecco. Il 15enne, che aveva già perso l’uso di un occhio anni fa a causa della stessa patologia, si era presentato in ospedale completamente cieco. Grazie alla tempestiva operazione, ha potuto riacquistare l’autonomia visiva e, dopo alcune settimane di controlli, è stato dimesso con esito positivo.

L’importanza dell’intervento chirurgico

 L’equipe medica dell’Asst di Lecco, guidata dal primario Pierfilippo Sabella, ha eseguito un’operazione particolarmente complessa per cercare di salvare l’ultimo occhio funzionante del ragazzo. La sindrome di Marfan può portare a una cecità irreversibile se non trattata chirurgicamente in tempo. L’intervento si è rivelato un successo e ha permesso al giovane di recuperare gradualmente la vista, dimostrando fin dai primi controlli segni evidenti di miglioramento.

Il primario Sabella, eccellenza della chirurgia oculistica
A eseguire l’operazione è stato Pierfilippo Sabella, specialista in oftalmologia con oltre 10.000 interventi chirurgici all’attivo. Laureatosi in Medicina e Chirurgia nel 2005 all’Università di Catania, ha conseguito la specializzazione a Milano nel 2009. Sabella ha maturato una lunga esperienza nel campo della chirurgia vitreo-retinica, lavorando in diversi ospedali italiani. Dal 2020 ha assunto il ruolo di dirigente medico presso l’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, fino alla nomina a primario della struttura complessa di Oculistica di Lecco. La sua competenza si è rivelata determinante nel ridare la speranza e la vista al giovane paziente.

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