Chi è la Postina dell’Etna? Il volto della dedizione tra i crateri innevati

La postina dell'Etna che sfida neve e cenere per portare la posta tra paesaggi fiabeschi fino ai crateri del vulcano.

A cura di Manuela Scuderi
27 gennaio 2025 17:31
Chi è la Postina dell’Etna? Il volto della dedizione tra i crateri innevati
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Maria Guarnera, conosciuta ormai da tutti come la “postina dell’Etna,” rappresenta un esempio di dedizione e determinazione. Ogni giorno, parte dal comune di Pedara per affrontare un percorso straordinario, consegnando la posta ai residenti dei centri abitati situati sui versanti del vulcano, fino a Piano Provenzano, sul versante nord.

Non è un compito semplice. Maria si misura quotidianamente con le sfide poste dalle condizioni meteorologiche spesso avverse, dal terreno impervio e dalla cenere vulcanica che ricopre le strade. Eppure, con passione e impegno, riesce a portare a termine il suo lavoro, garantendo un servizio essenziale alla comunità locale.

Tra crateri innevati e paesaggi fiabeschi

In questo periodo, il vulcano si trasforma in uno scenario incantato, con i crateri innevati che sembrano usciti da una fiaba. Maria attraversa questi luoghi magici per raggiungere il Rifugio Sapienza, a 1.910 metri sul livello del mare, dove consegna pacchi e corrispondenza. Le consegne vengono sospese e rimandate solo in caso di allerta meteo o scosse di terremoto nella zona, per garantire la sicurezza.

Un team di eroi dell’Etna

Maria non è sola in questa missione. In tutto, sono 18 i portalettere che operano sui versanti dell’Etna, portando avanti un lavoro che va ben oltre il semplice recapito della posta. Il loro impegno quotidiano assicura un collegamento fondamentale tra le comunità e il resto del territorio, dimostrando come il senso del dovere e l’amore per la propria terra possano superare qualsiasi difficoltà.

L’Etna, con la sua straordinaria bellezza e il suo fascino intramontabile, è lo scenario unico di questa storia di resilienza e passione. Maria Guarnera e i suoi colleghi sono i protagonisti silenziosi di un lavoro che unisce le persone, anche nei luoghi più remoti e sfidanti.

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