Aggressione infermiere pronto soccorso ospedale: “Stai zitto o ti ammazzo”

Probabilmente reputando la sua vita più importante di quella degli altri pazienti (ma ignorando i codici ospedalieri) una 45enne ha aggredito un infermiere al pronto soccorso

A cura di redazionemd
15 gennaio 2025 22:15
Aggressione infermiere pronto soccorso ospedale: “Stai zitto o ti ammazzo”
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Una 45enne catanese è stata arrestata per lesioni, minacce e interruzione di pubblico servizio dopo aver aggredito un infermiere al pronto soccorso del Policlinico. La donna, visibilmente infastidita per l’attesa, si è resa protagonista di un grave episodio di violenza bloccato solo dall'intervento della polizia.

Dalla protesta alle minacce

La donna, giunta in codice azzurro nelle prime ore del mattino, era stata sistemata su una barella in attesa di essere visitata. Durante l'attesa, ha richiesto con insistenza l'esecuzione immediata di una TAC e di una risonanza magnetica, arrivando a minacciare di denunciare i medici se non avessero soddisfatto le sue richieste.

Quando un infermiere ha cercato di calmarla, rassicurandola sull'espletamento degli esami necessari, la situazione è degenerata. In uno stato di alterazione, la 45enne ha proferito minacce pesanti, esclamando: "Stai zitto… ti do una pedata in pancia, ti ammazzo".

Aggressione fisica e intervento della polizia

La situazione è precipitata quando la donna ha tentato di colpire l’infermiere con un calcio, che è riuscito a proteggersi parando il colpo con la mano. Questo gesto, però, gli ha causato un trauma contusivo con prognosi di tre giorni. Non soddisfatta, la 45enne ha poi lanciato due bottiglie contenenti soluzioni farmacologiche contro il personale sanitario, che è riuscito a evitarle.

Il personale del commissariato “Borgo-Ognina”, presente in ospedale, è intervenuto prontamente con il supporto delle guardie giurate. Dopo aver messo in sicurezza il personale sanitario, la donna è stata bloccata e arrestata.

Arresto e conseguenze legali

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, la 45enne è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per la giornata odierna.

Un problema sempre più diffuso negli ospedali catanesi

Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente allarme per le aggressioni al personale sanitario negli ospedali della città. I lavoratori del settore denunciano una mancanza di sicurezza e chiedono misure urgenti per tutelare chi opera in prima linea nell'assistenza sanitaria.

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