Il problema della viabilità a Catania che “gioca” con la vita umana

Vivere o morire a Catania non dipende solo dalle cure tempestive ma anche dal traffico (e l’inciviltà sempre presente)

A cura di redazionemd
04 dicembre 2024 20:35
Il problema della viabilità a Catania che “gioca” con la vita umana
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In quest'ultime settimana c'è stata una raffica di multe per contrastare la sosta selvaggia al policlinico (per approfondire qui).

“Ben vengano i controlli in via Santa Sofia per scoraggiare il parcheggio selvaggio e altri comportamenti imprudenti alla guida, ma non bastano a risolvere il problema del traffico caotico che si concentra soprattutto nelle ore mattutine.” È quanto sottolinea il consigliere comunale Andrea Cardello, che richiama l'attenzione su una situazione sempre più insostenibile per residenti e pendolari.

Una strada strategica, ma in difficoltà

Via Santa Sofia rappresenta una delle arterie principali della città, collegando la circonvallazione al Policlinico, al pronto soccorso, alla Cittadella Universitaria, al dipartimento di Anatomia, al Cus e alla facoltà di Agraria. Ogni giorno, in particolare nelle ore di punta, il flusso continuo di mezzi diretti verso il centro di Catania e le strutture sanitarie provoca lunghe code e notevoli disagi. La situazione è ulteriormente aggravata dal manto stradale danneggiato in diversi punti, che rende il transito ancora più complesso.

La voce dei cittadini e la mobilità sostenibile

“Riceviamo continue segnalazioni da pendolari e residenti esasperati,” spiega Cardello. “L’uso dell’autobus, collegato alla metropolitana, è un buon esempio di mobilità sostenibile, ma non basta.”

Per risolvere il problema, il consigliere propone uno studio approfondito del traffico da parte di tecnici ed esperti comunali, coinvolgendo le associazioni locali. “Un approccio condiviso potrebbe portare a soluzioni concrete senza stravolgere l’attuale piano viario.”

Un appello per un intervento concreto

La necessità di migliorare la viabilità in via Santa Sofia è ormai evidente. La proposta di Cardello punta a rendere più vivibile una zona nevralgica per la città, bilanciando le esigenze di mobilità, sicurezza stradale e sostenibilità ambientale.

 

 

 

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