29 nuove Case della Comunità a Catania | La rivoluzione della sanità locale riuscirà a battere la crisi dei medici di base?

Massimiliano Giammusso e i sindaci etnei si impegnano per potenziare la sanità locale: ecco le loro ultime proposte

A cura di Simona Lo Certo
17 dicembre 2024 14:57
29 nuove Case della Comunità a Catania | La rivoluzione della sanità locale riuscirà a battere la crisi dei medici di base?
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Un'importante iniziativa ha preso il via a Catania per promuovere la rete territoriale e sensibilizzare sulla Misura 6 del PNRR, dedicata alla salute nei territori. L'incontro, organizzato da ANCI Sicilia e Rete Civica della Salute (RCS), ha coinvolto i sindaci della provincia etnea con l'obiettivo di rafforzare il dialogo tra enti locali, ASP e cittadini. L'evento è stato un momento di confronto essenziale per migliorare la sinergia tra servizi sociali e sanitari e pianificare il potenziamento della medicina di prossimità.

L'incontro si è svolto presso l'Aula Consiliare "Peppino Impastato" di Gravina di Catania, dove i rappresentanti locali hanno discusso la centralità della sanità territoriale e il ruolo attivo dei Comuni e del Terzo Settore. Come sottolineato da Pieremilio Vasta, coordinatore regionale di RCS, è fondamentale coinvolgere le risorse della comunità, includendo scuole, volontariato, associazioni culturali e protezione civile, per tutelare la salute nei luoghi in cui si svolge la vita quotidiana.

Nel corso del dibattito è emerso l'impegno per la realizzazione delle 29 Case della Comunità nella provincia di Catania entro il 2026. Le strutture, previste dal DM 77/2022, saranno punti di riferimento per l'integrazione tra servizi sanitari e sociali, promuovendo il Punto Unico di Accesso (PUA). Le città coinvolte includono Catania, Acireale, Adrano, Misterbianco e molti altri Comuni etnei. L'evento ha inoltre affrontato temi chiave come la carenza di medici di base, la figura degli infermieri di famiglia e le politiche sulla salute come bene comune. I sindaci, guidati da Massimiliano Giammusso, vicepresidente di ANCI Sicilia, hanno ribadito la necessità di un lavoro condiviso per rendere queste strutture una realtà efficiente e funzionale entro la scadenza prevista dal PNRR.

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