23enne Arrestato dalla Polizia | Una vita di crimine nonostante i benefici!
La Polizia arresta un 23enne di Adrano per un cumulo di pene legate a rapina e spaccio. Sconta 9 anni di carcere. đâď¸
Adrano: Arrestato un 23enne per cumulo di pene, dovrĂ scontare nove anni di reclusione
La Polizia di Stato ha recentemente eseguito un ordine di carcerazione per un giovane di 23 anni residente ad Adrano. Il provvedimento, emesso a seguito di tre sentenze definitive, impone al giovane di scontare una pena complessiva di nove anni, un mese e un giorno per reati gravi come rapina, furto, lesioni in concorso e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ă importante notare che molti dei reati sono stati commessi quando il giovane era ancora minorenne.
Il blitz è stato condotto dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, che hanno rintracciato il giovane nella sua abitazione dove si trovava agli arresti domiciliari. Dopo aver eseguito l’ordine, il 23enne è stato trasferito presso l’Istituto di Pena Bicocca di Catania, dove dovrĂ scontare il residuo della pena.
Le vicende del giovane risalgono a diversi arresti precedenti. Il primo episodio risale a una rapina avvenuta a Santa Maria di Licodia, quando il ragazzo era ancora minorenne. Successivamente, è stato nuovamente arrestato insieme a due complici per detenzione ai fini di spaccio di marijuana e cocaina. Nonostante i reiterati interventi delle forze dellâordine e diversi benefici di legge alternativi alla detenzione, quali la sospensione condizionale della pena e il collocamento in comunitĂ , il giovane non ha abbandonato la sua vita di illegalitĂ .
Nel corso della sua giovane vita, si è reso recidivo per reati legati alle sostanze stupefacenti, continuando a violare la legge anche una volta raggiunta la maggiore etĂ . Un ulteriore arresto per ricettazione di armi e munizionamento ha definitivamente inciso sulla sua condanna, portando il Tribunale per i Minorenni di Catania a emettere lâordine di carcerazione dopo aver calcolato la pena residua.
Questo caso mette in luce le difficoltĂ nel reinserimento sociale di giovani che, nonostante i diversi tentativi di intervenire con misure alternative alla detenzione, continuano a perpetuare comportamenti criminali. La Polizia di Stato ribadisce lâimportanza di un monitoraggio attento individuando pericoli sociali e la necessitĂ di un intervento educativo e rieducativo, soprattutto in etĂ adolescenziale.