Allerta meteo Protezione Civile nel Catanese: scuole chiuse in diversi Comuni
Dopo l’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile sempre più Comuni dichiarano le scuole chiuse: la lista completa
La protezione civile della Sicilia ha emesso un bollettino di allerta arancione per la provincia etnea, con previsioni di venti forti fino a burrasca dai quadranti meridionali, con raffiche che potrebbero raggiungere intensità molto elevate. Sono attese anche forti mareggiate lungo le coste esposte.
Piogge intense e temporali previsti
Oltre ai venti, sono previste piogge sparse e diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, accompagnate da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. I fenomeni intensi potrebbero causare allagamenti e disagi, rendendo necessarie misure di sicurezza straordinarie.
Scuole chiuse in diversi comuni
Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per lunedì 11 novembre, al fine di garantire la sicurezza e consentire eventuali sopralluoghi tecnici negli istituti scolastici. La stessa decisione è stata presa dai comuni di Aci Sant’Antonio, Sant’Agata Li Battiati, Mascalucia, San Giovanni La Punta, Riposto e Giarre.
Raccomandazioni della protezione civile
Le autorità locali invitano i cittadini alla massima prudenza, seguendo le indicazioni della protezione civile: evitare spostamenti non necessari, non attraversare sottopassi e abbandonare piani interrati in aree a rischio.
Allerta meteo: scuole chiuse anche a Catania?
Molti cittadini hanno atteso la decisione del Comune di Catania riguardo l’allerta meteo della Protezione Civile. A rispondere sulle possibili scuole chiuse a Catania è direttamente il Sindaco Trantino: «Sulla base delle interlocuzioni con l’Aeronautica, per domani sono previste piogge che si intensificheranno nelle ore centrali della mattinata, ma che non supereranno la soglia critica. Nel pomeriggio le piogge aumenteranno in modo considerevole. Traducendo in concreto, domani mattina le scuole rimarranno aperte. Desideravo solo precisare che ci siamo confrontati per oltre due ore: non metteremmo mai a rischio l’incolumità dei nostri ragazzi e non prenderemo mai decisioni a cuor leggero».