Operazione "Mi Amor": 9 misure cautelari per associazione a delinquere

Operazione "mi amor": 9 misure cautelari per associazione a delinquere e sfruttamento della prostituzione. Carabinieri a Caltagirone e altre città siciliane agiscono.

A cura di Redazione
10 aprile 2024 09:46
Operazione "Mi Amor": 9 misure cautelari per associazione a delinquere
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Il 9 aprile 2024, a seguito di un’operazione denominata “mi amor”, i Carabinieri della Compagnia di Caltagirone hanno eseguito 9 misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. L’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltagirone ha coinvolto 9 persone, di cui 2 sono in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 5 sottoposte all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

L’indagine, chiamata “Mi Amor”, condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa del NORM di Caltagirone, ha permesso di acquisire elementi indiziari relativi a un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione di donne provenienti dal Sud-America, in particolare dalla Colombia. Le vittime, di età compresa tra i 25 e i 40 anni, erano indotte al meretricio e trasferite in “case d’appuntamento” nel centro di Caltagirone.

Le due donne colombiane a capo dell’associazione organizzavano l’arrivo delle prostitute presso l’aeroporto di Catania, mentre altri membri dell’organizzazione si occupavano di prelevarle e condurle nelle abitazioni destinate alla prostituzione. Le vittime rimanevano una settimana nel calatino prima di essere spostate in altri Comuni siciliani per evitare l’attenzione delle forze dell’ordine.

Le organizzatrici gestivano tutte le necessità delle donne avviate al meretricio, fornendo loro supporto logistico e agevolando lo sfruttamento della prostituzione. Le vittime dovevano cedere parte dei ricavi e versare una quota giornaliera all’organizzazione come “canone” per l’alloggiamento nei locali destinati alla prostituzione.

Dopo l’esecuzione dell’ordinanza, sono stati sequestrati preventivamente due immobili utilizzati per l’attività illecita e una delle due donne a capo dell’organizzazione è stata collocata in carcere. Altri membri dell’organizzazione sono stati posti agli arresti domiciliari o sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, con divieto di dimora nel Comune di Caltagirone per alcuni di loro. Le ricerche per rintracciare l’altra donna coinvolta sono ancora in corso.

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