Donazioni organi: sei prelievi nei primi tre mesi del 2024, serve maggiore consapevolezza.

L'Ospedale Cannizzaro registra sei donazioni di organi nei primi tre mesi del 2024 e sottolinea l'importanza di aumentare la consapevolezza sulla donazione.

A cura di Redazione
22 aprile 2024 16:50
Donazioni organi: sei prelievi nei primi tre mesi del 2024, serve maggiore consapevolezza.
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Il report dell’Azienda Cannizzaro in occasione della Giornata Nazionale del 14 aprile: risultati incoraggianti

Nel primo trimestre del 2024, l’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione e il Coordinamento locale Trapianti dell’Ospedale Cannizzaro hanno registrato ben sei prelievi di organi, un dato estremamente incoraggiante che è stato consegnato alla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera. Questo avviene proprio alla vigilia della Giornata Nazionale per la donazione di organi e tessuti.

L’ultimo caso riguarda un uomo deceduto a causa di un’emorragia cerebrale che ha donato fegato, reni e cornee. I familiari del donatore hanno ringraziato il personale dell’ospedale per l’affetto e la vicinanza ricevuti, esprimendo il desiderio che la donazione degli organi sia valorizzata nella regione.

Durante lo stesso periodo, sono state registrate anche cinque opposizioni ai prelievi, illustrando la necessità di sensibilizzare la popolazione alla cultura della donazione. Ciò implica diffondere informazioni corrette per contrastare paure e falsi miti che spesso portano alle opposizioni e favorire scelte consapevoli.

Il dott. Salvatore Giuffrida, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, sottolinea l’importanza della dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti registrata all’anagrafe, per esprimere la propria volontà al momento del rinnovo della carta di identità. L’impegno dell’ospedale è quello di sensibilizzare alla donazione, contribuendo al processo insieme al Centro Regionale Trapianti.

Giuffrida ringrazia tutte le équipe coinvolte nelle attività di prelievo e nel delicato percorso di assistenza ai pazienti e ai loro familiari, riconoscendo il gesto che permette a persone con gravi patologie di tornare alla vita grazie alla generosità dei donatori.

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