Tecnologie rivoluzionarie per la lettura dei rotoli carbonizzati di Ercolano

Scopri le recenti tecnologie per la lettura dei rotoli carbonizzati di Ercolano grazie al seminario del prof. Del Mastro dell'Università della Campania, in programma il 8 marzo a Catania.

A cura di Redazione
07 marzo 2024 11:52
Tecnologie rivoluzionarie per la lettura dei rotoli carbonizzati di Ercolano
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Il comunicato stampa dell’Università di Catania del 7 Marzo 2024 parla dell’utilizzo di recenti tecnologie per la lettura dei rotoli carbonizzati di Ercolano. La Villa dei Papiri di Ercolano, una delle più grandi e sontuose ville romane mai esplorate, riportata alla luce dal re Carlo III di Borbone tra il 1750 e il 1764, ha restituito una biblioteca dell’antichità contenente oltre mille rotoli di papiro con testi greci di filosofia epicurea e alcuni in latino.

Degli oltre mille rotoli scoperti, circa la metà è stata aperta con sistemi invasivi fino alla fine del XX secolo, mentre altri 500 rotoli refrattari sono ancora chiusi e conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Grazie a un progetto dell’Università del Kentucky, coinvolgente studiosi di tutto il mondo, è stata scoperta una tecnica in grado di individuare le tracce di inchiostro nei papiri ancora chiusi, ma digitalizzati attraverso microtomografie ai raggi x.

Il professor Gianluca Del Mastro, papirologo dell’Università della Campania, terrà un intervento il venerdì 8 Marzo alle 10 presso l’ex cappella della Scuola Superiore dell’Università di Catania, per presentare le ricerche svolte con il supporto delle recenti tecnologie per la lettura dei rotoli carbonizzati di Ercolano. Questo intervento è di grande interesse per la comunità scientifica e non solo, poiché permetterà di conoscere aspetti della cultura greca e romana ancora sconosciuti.

Il professor Del Mastro sottolinea l’importanza di questa scoperta e il suo impatto sulla comprensione della cultura greca e romana. Il direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici Unict, Daniele Malfitana, osserva come le discipline tecnologiche possano aiutare quelle umanistiche e si congratula per la scoperta che riscrive pezzi di storia e letteratura del mondo classico.

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