Simposio "Musica e Liturgia. A 60 anni dalla Sacrosanctum Concilium" promosso dalla comunità delle chiese siciliane

Celebriamo i 60 anni dalla Sacrosanctum Concilium con un simposio su Musica e Liturgia, con relatori d'eccezione e contributi sul ruolo della musica nella liturgia.

A cura di Redazione
23 febbraio 2024 05:56
Simposio "Musica e Liturgia. A 60 anni dalla Sacrosanctum Concilium" promosso dalla comunità delle chiese siciliane
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La Sezione Musica Sacra dell’Ufficio Liturgico diocesano di Catania ha organizzato un simposio di studio sulla musica e la liturgia in occasione del 60° anniversario dalla promulgazione della Costituzione sulla sacra liturgia del Concilio Vaticano II, denominata “Musica e Liturgia. A 60 anni dalla Sacrosanctum Concilium”.

Il convegno si è svolto presso lo Studio Teologico S. Paolo di Catania, coinvolgendo la comunità accademica al mattino e le corali dell’Arcidiocesi presso il Seminario Interdiocesano di sera. Don Salvatore Magrì, docente e direttore dell’Ufficio liturgico, ha introdotto e moderato il simposio insieme al saluto di don Antonio Sapuppo, direttore dello Studio Teologico. L’Arcivescovo, mons. Luigi Renna, ha partecipato ai lavori offrendo il suo contributo.

I relatori del simposio sono stati mons. Massimo Palombella, maestro direttore della Cappella Musicale del Duomo di Milano e già maestro della Cappella Musicale Pontificia Sistina, e il prof. Giovanni Conti, consultore presso il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e presidente dell’Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano – Sezione Italiana.

Mons. Palombella ha illustrato le ragioni e gli sviluppi del segno sonoro all’interno della liturgia, passando dal canto gregoriano fino alla riforma del Concilio di Trento. Il prof. Conti ha invece approfondito le fasi della riforma culminata al Concilio Vaticano II, evidenziando le questioni rimaste aperte ancora oggi.

Il simposio ha dimostrato come a distanza di sessant’anni la questione liturgico-musicale rimanga centrale, in linea con la Lettera Desiderio desideravi del Santo Padre che ribadisce la necessità di una formazione liturgica autentica e di un’arte della celebrazione che sia a servizio del mistero pasquale e della partecipazione di tutti i battezzati.

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