A Catania "i frusti si ammucciunu", sai perché?
Ogni catanese ha dei "frusti" da nascondere, i motivi possono essere vari e a volte curiosi. Se anche tu hai dei "fruschi da ammucciare", scopri perché a Catania si dice così
I catanesi e “i frusti” da nascondere
Tutti hanno degli altarini da nascondere e spesso è la vita stessa che spinge a farlo per non incorrere in eventi poco piacevoli o per non ritrovarsi di fronte a situazioni imbarazzanti.
Lo sanno bene i catanesi che sono soliti “ammucciari i frusti” pur di non rimetterci la faccia e né di perdere la reputazione agli occhi dei loro interlocutori.
Solitamente tutti a Catania sanno che chi ha un fatto “d’ammucciari” nasconda qualcosa di preciso, che riguarda il suo carattere o il suo fisico o che faccia riferimento ad un preciso evento della sua vita.
Ma non tutti sanno che se un catanese “ammuccia i frusti” vuol dire che nasconde un elemento preciso, ecco quale: scoprilo continuando a leggere!
Perché a Catania si “ammucciunu i frusti”?
Dopo aver chiaro che ancora oggi sono tantissimi i catanesi che “ammucciano i frusti”, a scanso di equivoci, appare utile fare un po’ di chiarezza linguistica.
Nell’era dei social è facile “ammucciari i fruschi”, grazie all’utilizzo dei filtri che le varie applicazioni mettono a disposizione degli utenti e che, in pochi istanti, li trasformano in ciò che vorrebbero essere in realtà.
E così, tra labbra rifatte, lentiggini, occhi chiari e capelli scuri, ogni user realizza il proprio sogno estetico senza spendere soldi né fatica e, in tempo reale, ammuccia i frusti.
Ma concretamente cos’è che questi catanesi ammucciano?
A Catania “i frusti” sono quei difetti di cui ci si vergogna e che per questo non si vorrebbero avere. Il termine viene usato anche per indicare precise situazioni o cose in genere disdicevoli e che per questo sono da nascondere e tenere per sé.
Queste sono le cose che i catanesi “ammucciano“, cioè nascondono, usando un termine che ha origini antiche, risalenti al normanno mucher (cioè nascondere), evolutosi poi nell’antico francese mucer/mucher e arrivato dalla Gallia fino all’Italia.
Un termine che i catanesi conoscono molto bene e che anticamente utilizzavano anche per fare riferimento al gioco del nascondino che a Catania si chiama appunto ammùccia-ammùccia (o anche ammucciarèddu).
In questo caso cambia l’oggetto che si nasconde o meglio il soggetto, ma resta comunque il senso del discorso e l’esigenza di rimuovere dalla vista un qualcosa che porta solo disagio.
E tu hai qualche frusto da ammucciari?