Utilizza jammer da centinaia di euro per rubare poco meno di 10 euro dal distributore di merendine

19enne denunciata per truffa ai danni di una ditta di distribuzione automatica: utilizzava disturbatore di frequenze in modo criminale ma ingegnoso

A cura di Marco D'Urso
08 giugno 2023 17:28
Utilizza jammer da centinaia di euro per rubare poco meno di 10 euro dal distributore di merendine
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La Polizia di Stato ha denunciato una giovane di 19 anni, residente ad Adrano, in stato di libertà per truffa aggravata ai danni di una ditta di distribuzione automatica di bevande aperta 24 ore su 24. Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano ha scoperto il suo tanto criminale quanto ingegnoso metodo per commettere la truffa.

Truffa Distributore Automatico Jammer Polizia Adrano
Truffa Distributore Automatico Jammer Polizia Adrano

La diciannovenne “terrore” dei distributori di merendine: come funzionava la truffa

La diciannovenne denunciata per truffa aggravata ai danni di una ditta di distribuzione automatica utilizzava un disturbatore di frequenze in modo criminale ma ingegnoso, di seguito il particolare modus operandi.

La ragazza inseriva una banconota da 10 euro nello sportello del distributore automatico e, una volta che l’apparecchio registrava il credito di 10 euro sul display, utilizzava un dispositivo elettronico a onde radio (jammer), chiamato disturbatore di frequenze, per raddoppiare il credito a 20 euro. Successivamente, selezionava il prodotto desiderato e lo ritirava, insieme al resto corrispondente all’importo fraudolentemente impostato.

Ripetendo questa procedura nel tempo, la giovane ha ottenuto ingenti profitti a spese dell’azienda truffata. È attraverso i sistemi di videosorveglianza installati che la truffatrice è stata identificata. A far venire il dubbio all’azienda è stato, probabilmente, la continua discrepanza in cassa.

Gli operatori della Polizia Scientifica hanno visionato i filmati registrati dalle telecamere, confermando le azioni compiute dalla giovane. La truffatrice è stata accompagnata presso gli Uffici del Commissariato e deferita all’Autorità Giudiziaria, dove dovrà rispondere dell’accusa di truffa aggravata. La ragazza non è la prima criminale specializzata in distributori di merendine.

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