Condannato a 23 anni per cumulo di pene fugge a Roma: Carabinieri lo aspettano all’uscita del B&B

Era ai domiciliari a Catania quand’è fuggito a Roma. Sembrava una scelta furba ma gli agenti rintracciano il criminale per accompagnarlo in carcere

A cura di redazionemd
16 giugno 2023 18:20
Condannato a 23 anni per cumulo di pene fugge a Roma: Carabinieri lo aspettano all’uscita del B&B
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Un latitante di 38 anni, Angelo Campione, è stato arrestato a Roma all’uscita di un B&B dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, con l’assistenza dei militari della Compagnia di Roma Monte Sacro. L’uomo era evaso dai domiciliari a Catania, dove stava scontando una condanna residua di 23 anni.

Ai domiciliari a Catania prima della fuga a Roma per cumulo di pene e condanna di 23 anni

L’uomo era irreperibile dal febbraio 2023, dopo aver ferito con un colpo di arma da fuoco il gestore di un chiosco nel quartiere di Librino. È stato rintracciato e bloccato nel B&B di via di Ponte Mammolo, nella zona di Pietralata, dove si era rifugiato. Attualmente è detenuto nel carcere di Regina Coeli.

L’arresto è avvenuto in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 21 marzo scorso dal gip del Tribunale di Catania per lesioni aggravate, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione.

Arresto latitante Catania Roma B&B Carabinieri
Arresto latitante Catania Roma B&B Carabinieri

Il precedente: lo sparo contro il gestore di un chiosco a Librino

Il gestore del chiosco era stato ferito a seguito di una lite per futili motivi, durante la quale Campione aveva estratto una pistola. Dopo l’invito del gestore a lasciare il luogo, Campione aveva sparato colpendolo al piede. I carabinieri hanno raccolto prove a carico di Campione e hanno recuperato l’arma, una pistola semiautomatica calibro 9 x 21 mm rubata a Cardeto (Reggio Calabria) nell’8 febbraio 2022, che è stata trovata in un palazzo di Librino.

Il 24 maggio scorso, a Catania, Campione avrebbe abbandonato l’auto che aveva noleggiato dopo aver notato di essere pedinato dai carabinieri. Successivamente, avrebbe fermato un’altra vettura in transito, costringendo il conducente, sotto minaccia, ad aiutarlo a sfuggire alla cattura.

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