Nuovo centro di emergenza ospedale Garibaldi: tecnologico, antisismico, a basso consumo energetico
Inaugurato il nuovo centro di emergenza all'ospedale Garibaldi-Centro di Catania: tecnologico, antisismico e a basso consumo energetico: scopri tutto
All’ospedale Garibaldi-Centro di Catania è stato inaugurato il nuovo centro di emergenza: una struttura tecnologica, antisismica e a basso consumo energetico. Il progetto, finanziato con un totale di circa 16 milioni di euro, ha visto la realizzazione di una struttura di quattro livelli che si estende su una superficie di 6.400 metri quadrati.
Il nuovo centro di emergenza all’ospedale Garibaldi-Centro di Catania in breve
Tra le numerose caratteristiche del nuovo centro ci sono la presenza di tre sale operatorie avanzate, un trauma center, una terapia intensiva con venti posti letto, un’area semi-intensiva con dodici posti letto e una separazione delle aree per pazienti affetti da malattie infettive.
La nuova struttura dispone di un modernissimo complesso radiologico con una macchina Angio-Tac, la prima in Italia all’interno di una struttura pubblica, in grado di abbinare i percorsi angiografici con quelli specifici della Tac. Il nuovo centro di emergenza all’ospedale Garibaldi è dotato di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda e di una copertura fotovoltaica sul tetto da 429 moduli.
I dettagli del centro di emergenza e quando sarà a disposizione dei pazienti
Il nuovo centro sarà pronto ad ospitare i primi pazienti entro un paio di settimane. La struttura è stata realizzata con un appalto integrato per la progettazione e la realizzazione dei lavori, con un finanziamento complessivo di circa 16 milioni di euro: 9,13 milioni dal Programma di riqualificazione dell’assistenza sanitaria di Palermo e Catania, 5,8 milioni dai fondi provenienti dal bilancio dell’azienda ospedaliera.
Il commissario straordinario dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola ha dichiarato: «La consegna definitiva dei lavori è avvenuta a marzo del 2019, per essere ultimati a marzo del 2022. Subito dopo, a luglio, abbiamo proceduto al collaudo strutturale. Infine, a gennaio scorso, abbiamo completato il percorso amministrativo necessario. Abbiamo attraversato momenti difficili, come i mesi del Covid, ma non ci siamo mai arresi».