Migranti a Catania prendono mezzo ettaro di terra tra la Plaia e la Zona industriale

Alcuni migranti a Catania hanno occupato un ettaro di terra confinante tra il litorale della Plaia e la Zona industriale. Ecco perché l’hanno fatto

A cura di Marco D'Urso
02 febbraio 2023 20:30
Migranti a Catania prendono mezzo ettaro di terra tra la Plaia e la Zona industriale
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Alcuni migranti a Catania hanno cominciato a occupare un terreno, nello specifico mezzo ettaro, situato e confinante tra il litorale della Plaia e la Zona industriale. Dietro un gesto apparentemente curioso in realtà vi è una motivazione profonda e ben radicata sfortunatamente nelle loro vite nel catanese.

Il gruppo di migranti ha cominciato a utilizzare il mezzo ettaro, messo a disposizione dall’Istituto tecnico agrario “Filippo Eredia”, e nei prossimi mesi sono pronti a gestire due start-up, con l’intento di farle crescere in autonomia e a lungo termine.

A Catania il lavoro scarseggia ma soprattutto vi è, come nel resto del mondo dell’agricoltura, una brutta piaga lavorativa quale il caporalato. Con lo scopo di denunciare e al contempo mostrare le loro capacità mista volontà, i migranti a Catania hanno cominciato a produrre ortaggi nel mezzo ettaro di terra, divenuto un orto sociale.

Il progetto dietro l’azione dei migranti a Catania

L’iniziativa, che genera imprenditorialità, accoglienza e inclusione socio-lavorativa dei migranti a Catania vuole contrastare il caporalato, la diffusione di economia sommersa, lavoro nero e discriminazione. Il gruppo di migranti già attivo ha avuto l’opportunità di essere formato per entrare a far parte di una rete forte e qualificata costituita da partner pubblici e privati.

Al momento vi sono le fattorie in via di sviluppo che contano 10.000 cespi tra lattughe, broccoli, sedano, cavoli, ai quali si aggiungono un campo di piselli e fave e una coltivazione che, in condizioni metereologiche favorevoli, dovrebbe produrre complessivamente 12 quintali di patate. Saranno recuperate prossimamente anche delle serre che al momento versano in stato di abbandono.

Il progetto dei migranti a Catania in realtà risale a quasi un anno fa: marzo 2022. Il primo raccolto è previsto per l’inizio della prossima primavera. I migranti a Catania stanno scoprendo i diritti del lavoro, le tecniche agrarie, le normative del settore, le logiche di gestione dei budget per la produzione e la commercializzazione di ortofrutta. Infine, sarà costituita una cooperativa che offrirà ulteriore lavoro e concorrerà all’assegnazione dei fondi previsti dai bandi pubblici regionali, nazionali ed europei. Con il supporto di Coldiretti i prodotti raccolti entreranno nei mercati a chilometro zero di Catania

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