Il parcheggio Selvaggio a “Borgo-Sanzio” non diminuisce ma diviene ancor più aggressivo a Natale

La corsa dell’ultimo minuto ai regali natalizi sta dando attimi di respiro (anche economico) agli imprenditori e le piccole attività ma sta congestionando il traffico catanese. A unirsi al disagio relativo al traffico vi è anche il sempreverde malcostume dei catanesi di parcheggiare in maniere errat...

A cura di Marco D'Urso
16 dicembre 2022 17:30
Il parcheggio Selvaggio a “Borgo-Sanzio” non diminuisce ma diviene ancor più aggressivo a Natale
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La corsa dell’ultimo minuto ai regali natalizi sta dando attimi di respiro (anche economico) agli imprenditori e le piccole attività ma sta congestionando il traffico catanese. A unirsi al disagio relativo al traffico vi è anche il sempreverde malcostume dei catanesi di parcheggiare in maniere errate e spesso assurde, fuori da ogni logica umana e soprattutto del Codice della Strada.

In questo contesto natalizio emergono le difficoltà in centro città, soprattutto nella zona “Borgo-Sanzio”, in cui il III municipio, attraverso il suo presidente, chiede un piano del traffico e di vigilanza nel territorio.

Il consiglio del III municipio ha le idee chiare: «Ci sono molte strade caratterizzate da una grande presenza di negozi. Questo, inevitabilmente, attira moltissime persone e con esse si moltiplicano i casi di parcheggio selvaggio e di tripla fila che puntualmente creano grossi problemi alla mobilità». Secondo il III municipio, tra le strade considerate a maggior rischio ci sono il Corso Italia, Corso delle Province, viale Vittorio Veneto, piazza Verga, viale Fleming, via Beccaria e via Gabriele D’Annunzio.

Infine, il comunicato chiosa: «Occorre interviene immediatamente per evitare un dicembre caratterizzato dal forte caos gli ultimi episodi segnalati dai cittadini riguardano Corso Italia dove, in alcuni casi, le auto vengono posteggiate contemporaneamente sugli spazi pedonali, davanti alle scivole per disabili e sopra il percorso caratterizzato dal sistema Loges per non vedenti e ipovedenti».

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