L’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna protagonista della Colletta Alimentare catanese

Oggi è il giorno della Colletta Alimentare: l’iniziativa della Fondazione Banco Alimentare Onlus volta ai più bisognosi. Se la colletta è aperta s’invitano tutti i cittadini, un catanese d’adozione, S.E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, ha partecipato di prima mattina recandosi al supermer...

A cura di Marco D'Urso
26 novembre 2022 15:30
L’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna protagonista della Colletta Alimentare catanese
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Oggi è il giorno della Colletta Alimentare: l’iniziativa della Fondazione Banco Alimentare Onlus volta ai più bisognosi. Se la colletta è aperta s’invitano tutti i cittadini, un catanese d’adozione, S.E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, ha partecipato di prima mattina recandosi al supermercato e facendo la spesa per chi è in difficoltà.

È puntualissimo, velocissimo e decisamente smart S.E. l’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, andato a fare personalmente la spesa per l’appuntamento con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che svolge oggi in tutta Italia e anche in Sicilia. Pochi minuti prima delle 9 eccolo all’ingresso della Lidl di via Segantini a Catania per incontrare i volontari con la pettorina arancione. In quindici minuti ha scelto i prodotti più adatti alla Colletta Alimentare e invitato a donare chi era all’interno del supermercato, distribuendo sorrisi e voglia di fare.

Terminato l’imbustamento alla cassa, Mons. Renna ha dichiarato: «C’è bisogno di gesti concreti in questo momento in cui tante famiglie vedono aumentate le loro condizioni di precarietà e di povertà. Naturalmente quello che possiamo fare ha valore solo se lo facciamo tutti insieme, se ciascuno dona qualcosa. Non importa quanto, importa che si faccia con il cuore. Ricordiamo l’episodio dell’obolo della vedova del Vangelo: quella donna versò nel tesoro del Tempio pochi spiccioli e il Signore la lodò molto di più di quanto aveva fatto con chi, avendo più possibilità, aveva donato tanto. Ecco perché è importante il cuore, tanti nostri fratelli attendono questo gesto di solidarietà. Ma sappiamo anche che c’è bisogno di altro: soprattutto lavoro e stabilità nei bilanci delle nostre famiglie».

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