Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: Ugl ricorda vittime catanesi

Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Ugl di Catania conduce il pensiero alle vittime e a tutte le donne che, nel territorio etneo, hanno subito e continuano a patire la brut...

A cura di Marco D'Urso
25 novembre 2022 16:10
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: Ugl ricorda vittime catanesi
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Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Ugl di Catania conduce il pensiero alle vittime e a tutte le donne che, nel territorio etneo, hanno subito e continuano a patire la brutalità di chi invece dice di amarle. Il sindacato di via Teatro Massimo, lancia ancora una volta un accorato appello alle istituzioni ed alla società, offrendo un punto di vista differente.

Di seguito il comunicato Ugl: «Il tempo della retorica a nostro avviso ormai è superato e, davanti a dati drammatici sui femminicidi, sulle violenze subite e sui provvedimenti intrapresi dalle forze dell’ordine, è diventato improcrastinabile dover passare all’azione. Tra le 104 donne morte in tutta Italia (di cui 88 in famiglia), è continuato a scorrere purtroppo anche sangue della nostra terra, dopo quello che già Catania e la sua area metropolitana avevano subito nel 2021. Abbiamo accolto con interesse l’approvazione all’unanimità da parte di Senato e Camera, di una proposta di istituzione di commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio».

Infine il comunicato Ugl condivide le parole del premier: «Abbiamo condiviso l’intervento del premier Giorgia Meloni, poiché siamo stati sempre convinti che prevenzione, protezione e certezza della pena siano capisaldi dell’attività volta al contrato di questo agghiacciante fenomeno in costante evoluzione. Associandoci alla richiesta che è stata avanzata stamane, a livello nazionale, dal nostro segretario generale Francesco Paolo Capone, crediamo che anche a Catania ci sia fortemente bisogno di una maggiore iniziativa di sensibilizzazione a partire dalle scuole (per educare i più giovani ai valori della non violenza e di rispetto delle donne, possibilmente durante le ore di educazione civica) e, su questo punto, le istituzioni preposte ci troveranno sempre pronti a collaborare».

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