Inaugurata alla GAM l’esposizione fotografica "Angelo Massimino una vita per Catania"
Nella giornata di ieri è stata inaugurata la nuova esposizione fotografica in ricordo di uno degli esponenti di spicco della Città di Catania e in particolare dello sport catanese. Sino al 28 giugno, presso la Galleria di Arte Moderna di Catania (via Castello Ursino 26) sarà ospitata la mostra fotog...
Nella giornata di ieri è stata inaugurata la nuova esposizione fotografica in ricordo di uno degli esponenti di spicco della Città di Catania e in particolare dello sport catanese. Sino al 28 giugno, presso la Galleria di Arte Moderna di Catania (via Castello Ursino 26) sarà ospitata la mostra fotografica “Angelo Massimino una vita per Catania“.
Sarà possibile ammirare decine di scatti che ripercorrono la vita del “Presidente”, legato indissolubilmente alla storia del Calcio Catania e della città etnea. L’esposizione fotografica rimarrà aperta nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 19,00.
L’esposizione fotografica, dal grande significato sociale, vuol ricordare attraverso immagini inedite e di carattere familiare una delle persone più popolari a Catania in tutto il Novecento, il Presidente per antonomasia, un uomo che si identificò integralmente con una passione forse infantile ed eccessiva che gli toccò in sorte: il calcio.
Era Angelo Massimino un uomo capace di tutto fuorché arrendersi, un cittadino catanese platealmente contestato da tutti quando era in vita e ora invece rimpianto. Anche chi non si interessava di pallone ammirava il sentimento e gli ideali sinceri di un uomo che si spese tra la famiglia, il duro lavoro edilizio e l’amore per Catania fino alla sua morte tragica. In città gli è stato intitolato lo stadio, oltreché gli sono stati dedicati numerosi libri storici, tesi di laurea, un grande murale, presentazioni editoriali, dibattiti pubblici, trasmissioni radiofoniche, approfondimenti televisivi, eccetera. Era Angelo Massimino un presidente forse controverso ma che guidò con impronta incancellabile la società rossazzurra matricola 11.700, da lui animata e finanziata in una epica vicenda: dalle polveri di vertenze e dure polemiche agli altari dei diseguali entusiasmi di una città intera.