Aggressione a Catania, la coreografa colpita: «Esperienza terribile, camminiamo senza empatia»
Seppur non dovrebbe essere la regola, nei giorni scorsi una nuova aggressione è stata perpetrata da uno dei soliti gruppetti “ignoti” che devastano l’immagine della Città di Catania. L’aggressione all...

Seppur non dovrebbe essere la regola, nei giorni scorsi una nuova aggressione è stata perpetrata da uno dei soliti gruppetti “ignoti” che devastano l’immagine della Cittàdi Catania. L’aggressione alla coreografa Valeria Geremia è avvenuta in piazza San Placido. Dopo l’aggressione, la coreografa e sua nipote si sfogano sui social.
Senza alcuna ragione, senza alcun motivo esolo per il becero divertimento di un gruppo che si sente impunibile, alcuni individui sui motorini hanno adocchiato Valeria Geremia in piazza San Placido e hanno deciso di colpirla alla testa, per poi vigliaccamente fuggire all’istante. L’indignazione per l’ennesima aggressione a Catania proviene un po’ da tutte le parti sui social network ma a sfogarsi, in particolare, sono la coreografa colpita e sua nipote.
La denuncia social di Valeria Geremia verte sul racconto ma puntualizza ed evidenzia l’omertà dei passantiche, tra paura e noncuranza, non hanno aiutato la donna dopo l’aggressione. La nipote di Geremia scrive in un post sui social: «Siamo come zombies, spettatori di uno spettacolo decadente e in loop. Togliete le mani dai vostri telefoni e affrontate fisicamente lo schifo che ha avvolto la nostra città. Solidarietà a chi, come mia zia porta luce in questa città spenta, con estremo coraggio e dignità. Vergogna».
La coreografa Valeria Geremia scrive sui social: «Ho fatto una Tac e fortunatamente è tutto a posto, ma è stata una esperienza terribile. Camminiamo senza empatia. Siamo abituati a vedere tutto tranne de visu».